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AD E O DATO TU RC 1-1 I FU GIANSENISTA-? U movente di questo scritto Nèl 1932 dalla Libreria Gregorian~ di l~aidova è u~cito un volume col titolo « Non 1rraevàlebunt » (1). :n lihro vuol essere un richiamo per il Cle– ro, al dovere della riparazione contrò le of– fese fatte al Sacratissimo Cuore di Gesù (2). Siocome in esso ·si parla del Cappuocino Mons. Adeodato Turchi (3), vesco'.'o di Parma, come di « un apostolo fanatico del I). L'Autore di « illanet~ in Dilecrtionè · rnea ll Non praevalebunt. Appunti· stori_ci sui nemici del Sacro Cuore offerti e riser– v:iti al Olero quale richiamo al « dovere del– la, riparazione». Padova, Libreria Editrice Gregoriana 19,32. Vol. di pagg. 527. 2). Prima idi prendere in esame il libro premetto: figlio di quel S. Francesco che .fu indicato a S. .Mari1!- Ma~gherita Alaco– que come maestro di amore verso il Sacra– tfasimo Cuore, e membro di un Ordine in .specialissimo modo consacrato al S. Cuore di Gesù, ho sempre cercato di nutrire l'ani– mo mio di. questa particolare devozione, ed ancora ILel mio ministero ho procurato di diffonderla predicando mesi di giugno, pri– mi venerdì del mese, indicendo funzioni di riparazione, ,scrivendo articoli, intorno alla .speciale devozione dei francescani al Sacro Cuore ed ancora procurando, per mezzo di una benefattrice, alla Chiesa dei Cap– puccini di Piacenza, una bella statua e de– dicando un altare al Cuore Sacratissimo . in quella dei Cappuccini di Parma.· Con ritncresoimeiito faccio questa premoosa, ma l'ho :ritenuta doverosa per non dar mo– tivo all'autore del libro di mettermi in u– na prossima edizione tra i nemio.i del Sa- cro. Cuore. · Al Cuore amaibilissimo di Gesù si deve ogni devozione .ed al Clero ed ai ~eligiosi sta in special modo l' offrire atti di ri– parazione per tutte le off;ese che gli vengono fatte. Questo è il mio atto di fede. In pie– na e completa adesione colla dottrina e di- Giansenismo )) e lo si colloca tra coloro che sono ,detti « Settari d' ogni rango », così :noi sentiamo il dovere di difendere questi che fu ed è ancora una gloria pura, e gran- 9e ,dell' Ordine dei Minori Cappuccini e della Chiesa, Parmense. Noi saremo oggettivi nella, nostra di-' fesa, facendo parlare i ,so,li documenti ed ' evitando le 6spressioni e .le invettive che r A. di cc Non praevaleb'unt », avr:erbbe sciplina della Chiesç1, e coi voleri dei Som– m/ Pontefi?li, dichiaro che tutto quello ohe dico non .riguarda, la, devozione al S. Cuo– r~, ma unicamente .vuole essere disapprova– zwne per il racconto di certi fatti per l'u– so di molte indegne parole, e p~r le non poche calunnie c'he si vendono, come oro · fiammante, nel prefato libro offerto, al Clero. 3). Adeodato Turchi nacque il 4 agosto 1724 in Parma. Nel 1739 entrò nell' Ordine dei Cappuccini. Terminati ,gli _studi e .or– dinato sacerdote fu fatto Lettore ed in– segnò a Modena,' a Piacenza, a Parma. Nel 1759 fu eletto Definitore Provinciale e Guar,– diano del Convento di Parma. Nel Capi– tolo Provinciale del 1768 fu elett.o, Ministro Provinciale. Divenuto celebre predicatore, bandì la parola di Dio in molte città. d' Italia. Il· 21 giugno del 1768 fu chiamato quale predicatore ,ordinario ,alla Corte di Panna. Nel 1778 il 20 aprile, dopo aver predicato a Oort.e 7 quaresime, venne confer– mato nel gra;do di Predicatore Ordina;rio e fu pure nominato Confessore e Precettore dei Principini. Nel 1788 il 13 maggio Pio VI lo elesse Vescovo di Parma. Nel novem– bre ,delle) stesso- anno fece l' ingresso so– lenne . nella Diocesi, che governò :fino al 2 settembre 1803, giorno di sua morte. (Mss. Parm. 1459). Per una profonda conoscenza del Turchi, si potrà utiìmente consultare: .nell'Archivio della Cancelleria Vescovile di Panna, due cassette di dow,m-en,ti e tre gros– si volumi contenenti; i decreti e gli atti

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