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"L'.tti,venire d'Italia» del 15 (13" edizione) riportava: Un' opportuna, dijesa giugno di un' illustre Vescovo parmense V clù1,le lo st,ud•io in parola, ment1·e un-' appen– d·ice intitofota << U•1t (l,orilegio cli soa_vissima carità evangelica » cioè uri:a rapsodia pole– mica del Ub'l'O No~ praevalebunt, l' aitt~re si protesta, cli 1)()lerla escliisa dalla dedica medesim,a e cl' averla scritta,, non c,qme sto– riografo dei Cappuccini Bm:il,iar;,i_, ma c?rnc sempl'ice recensore e per dire l impressione riportata nella letti,ra del libro Non prae~ valehunt ->,. « Abbiamo sott' occhio un op11,Ùolo dovu– to alla penna 'l'Ob1.tSta ed incisi,va d-ello sto_" riografo dei Cappuccini Emiliani, P. Placi– do Piombini da Pcvvullo, il .quale fa una giusta e giustificata difes_a di uno dei più il– lustri- Vesc:ov·i Parmens"t, Jl!lons. A:deodato Non solo una rapsodia ma è quell'argo~ Turchi a torto tacciato, in una recente pub- mento che in termini guerreschi si chiame– blicazi~ne, d,i, apostolo fanatico del gianse- rebbe attacco e nel vocabolario d(;lll' Avvo– nismo. c<ato si chiam~ argomento· ad hominen, o di L'opuscolo, s'intitola: « Adeodato Tur- demolizione dell'avversario ... In questo ca– chi fu giansenista? ». B' usdito, non è an_- so l' a.vvers~rio, è il Non, Praevalebunt • clora im mese, ed è già alla sua seconda edi- Se, puta caso, l' appendice tiesce a per- , zione. E' dedicato all' E.mo nostro 17esco-· suadere molti lettori, che ·non è tutto ·oro vo con parole che promettono 'tmÌJ studio di zecca ciò che -si vende nella botteg·a: -q~l c/mpleto ed ilfominatore di tiitta.la grande. ___ Non Pra,evalebmit, anche l'accusa contro 11 figura del Turchi, cioè, ri[!_u(fr.4:<ft.'ò Udòmer[; rchi, cade da sè.... Ca,ppuc(}ino, come oratore,/e' rrecettore di '/. da. Niiova », settimanale cattolico di C_or~e, come _ecclesia:sti_co .daW intatta e pu- ~ , nel n. 24 pubblica : riss1,ma _dott_nna _ca~tolica 1d i't:fine com~:-~~- · 1'. le celebri fi,g 1 1,re che la storia dei 17 e- scovo, i. cui atti rimang 0 1i;, 0 ,ad atte s f!Gff.é.', @COscou ,i Parma ha tramandate alla, posteri- P~rma. ·tl suo governo em1,~e1J:t,;:}~e~te 01 ga- t.:lJ ella di Jlf ons. _ Adeodato Turchi_ è _col- niz_zato_re e benef!,co. . -~> é(lz 1, ., • ";:,' i ùi -una liice di ,parti~olare .1ist,vn:ione Il libro che intacca con cbSJ'>--llntt}z,q~c~~ :in-teressa,mento. Egli primeggio nell elo- ac<Jusa il Turch•i è stato _stampatiJ'~r$,lil,P.q,-,, quenza tanto da conquistare la palma s,u bre7:ùi Gregoriana di Pado1;a .col· titolo : tutti i pulpiti del 8 ,uo tempo; fu lodato e Non Praevalebunt e senza n-o'flie d;' autore. coscienzioso precettore della, Corte Diicale, I Prati Minori Cappuccini Bmilia,ni na- integro e zelant·issimo Cappuccino ed infine tu.ralmente non potevano tacere _ e prese Vescovò dalla saggia prudenza, dall' a,zione la parola per tutti lo storiografo P. Placido, rest,a,iwatrice e dal vigile · senso, di governo il quale, ancl~e corn_e socio corris_Pondente · per ogni biwn ,incr·emento della v·ita, eccle– della Deputazione cl•i Storia Patria per le siasticci locale. I'rov. Pa!rmensi, ha d·ifeso pure una ql,oria _ Il suo carattere, sempre 1n-ite 11 cortese, e parmense tanto civile che ecclesiastica. la sua a,b·ilità nel trattrtre ogwi negozio di E la difesa è riuscita in pieno e trionfan- chie8a, che di corte gli. concilfrì molteplici te. Il Turchi, Cappuccino e Vescovo; uomo _ 8 ,i,mpatie, onde si p11 .ò dire che abbia na1Fi– dì religio1Je e di corte non fu mai ,qianseni- · gato ·i lw1glii cinrni clell' es•iste-nza, qi,as-i sem- sta-, per quanto i suoi nemic'i lo abbiano, pre con anra JJrop-izia, ben volit-to ed ama- già lui 1;ivo, insozzato d,i tale calunnia. IJ,ii-e- to drl! tutti. sto emerge e si conclude senza che il ragia- Senon-chè itna, spina cli dolore acutamen.- namento faccia mai una grinza, da ti,tte le te lo trafisse, e fu (_J_ibwtdo, a,,nsn,nto in con- pagine del lavoro, .le qual-i appar·e che sia- segitenza della s11lt bontà, i gia-nsenisti si no state davvero sudate e studiate, tanto ne_ proposero d·i attinl;J'fo nelle loro pawie e idi -è ricca e accuratissima la documentazione ar- far·ne 1 ,n pr"oprio campion1;. A sita insapnta chivistica e bibliog·ra 1 fica. "r;li pnbbl·icarono a, Livorno l' Omelùi reci 0 Non è in qitesto spunto di cronaca che ta,ta il 5 novembre 1788 nell' occasione del– possiamo dire di più; rna il già detto è :Su/- l'ingresso in Cattedrale, e con note tenden– °P'.ciente perchè se ne segnali tutto il dovuto z•iose ecl eq1.vivoche gliela, .gabellarono comè merito, e degli ottimi Cappuccini dell' Emi- 1.m prodotto. dello sp,i·rito e della swola di -lia e dell' eminente P. Placido, sempre vi- Scipione Ricci. L' intento non riuscì. per– gile alla tntela del patrimonio storico clel chè l' antod·ifesa del Presi,le wluniniato fu proprio Ordine. ,JYl'Mtta,, recisa ed, esaurien;tissima, pr,irna di- In qnesta seconda ediz•ione è chiarito con 1ìanzi ai Dior.esan_,i, 1:n una pubblica orazio_– oppor·tune postille, che a 8. E. il V escavo ne, e poi qu,esta climil,qatct ovunqi,e 7,er le di Parma è stato dedicato :in omaggio clor- str,impe.
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