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-,95 - . lo nacqui in Terripio nell'Isola di Sardegna; pervenuto al ~rado ec– clesiastico .fui spedito alla Missiorje . di CostantinopoU, per di fa rendermi in Tìflis. Non essendovi in quel tempo colà alcun Ministro di S. M: Sarda presiun passaporto del\' Imperiale Cancèlleria d'. Austria. col quale partii. : Al mio felice arr_ivo in Tiflis dopo poco témpo Hagi Salck Pascià. allora Governatore di Alkatzik càdde ammalato e come non aveva Medico scrisse al Governatore Russo di dètfa Piazza di mandargliene uno; fui per con:.. seguenza destinato h ; · · · Colà giunto ebbi cura della sua salute per il corso d'un anno sino a che l'inevitabile destino lo chiamò a miglior vita. Venuto in sua vece ·Osrnan Pascià mi pr~se esso, pure al suo .servizio,. il quale poi fu rim– piazzato da Amet Pascià, Non ebbi la fortuna . di ·.incontrare come nei suoi colleghi il stio · coU1patirÌ1ento, anzi si fece un piacere di contra.– riarmi in tutto, e .di più una notte alle ore 11 mi mandò uno .sbirro p~r chiedermi iLnuovo firmano .che ·mi era giunto. Fui molto sorpreso a fale domanda e gli rtsposi _che non ay~vo alcun firmano nè ~,povo nè vecchio. No_ndimeno per _levarmi dinanzi quel brutale, il quale inveiva contro çli me èon rninaccie e cattive parole, gli rimisi un firmano vecchio del P Ber- r:ardino hlio Antecessore colà defunto.» (1) · Altra notizia gra_ye aveva turbato l'anima del grande benefattore del P. Tommaso. L'Arcivescovo scismatico sopra menzionato, deciso ad Ogni costo di perdere il 1nìssionariÒ Sarde;>, saputolo parente del Dottor~ e temendo per questo una gtazia del' governatore, studiò il modo di avve.:. lenarlo, ed al riguardo diede ordine a Chiusse Oghti (banchiere) petchè glielo propinasse in una tazza di brodo. Il relatore così continua e çpm- . menta: « Pensi wa il pietoso lettore come . dovessi restare . ad un )aie racconto ! Dovetti n.ondimeno fingere. » Non restavano più che tre _&;iorni per l'esecuzione del sacrilego progetto. IL Dott. Bichi fece le stie rimo– stranze con gli Ufficiali della COrte . per l'ingiustizia che gli faceva il Pascià negandogli l'ospitalità del suo parente. Il P. Tommaso intanto fu avvertito, ,perchè niente accettasse da rrian– "' 'giare o da bere prima che gli stessi padroni non avessero iricominéfato. . . . Finalmente per l'intervento di Idngi Caden, unadelle . mogli. pre– ferite del Pascià guarita il giorno avanti da penosissima colica per le .iissidue cure del DofLBichi, si ottenne di mandare il P. Tommàso a • Trebisonda dal Console Sardo, e nell'attesa prendere 'alloggio dal pre- · sunto cugino. Mancò poco, scrive, che il P. Tommaso a ·questa notizia non venisse meno dalla gioia. Il pericolo era scongiurato. Potè _quindi . partire il 25 Giugno e mettersi così al sicuro a Trebisonda il 6 Luglio. · Al DoH. Luigi Bichi chè tanto disse e fece per la difesa Glef cattolici - -- ---- .(1) - Relazione cit;, ·pag. 7Ò. i.I '-' I

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