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.}. - , - -<,•-:,:-_ iÌ; - 94 - gia, dove svolgeva la duplice opera di assistenza ai cattòlici e di riav– vicinamento dei dissidenti alla Chiesa madre. Col trç1.ttato di Adrianopol' del 14 Settembre 1822 furono definiti i confini tra Turchia e Russia. Quest' ultima nazione evidentemente poco soddisfatta del trattato, . occupè• un giorno Akhaltzik dopo dodici ore di accanito combattimento (1). In cons.eguenza di questo mutamentò di go– verno non furono poche nè le;rgere le tribolazioni che ebbero a soffrire i missionari, ·ed in modo speciale 'il P. Tommaso. Riporto quì in breve quan to sc:rive al riguardo il Dott. Luigi Bichi, probabilmente sardo di origine, certo cattolico di religione, medico del Pascià di Erzerum (2). « Il die:!i di maggio 1828, i preti cattolici nella provincia cj.i Akhaltzik furono ~olà ·arrestati, e qui spediti da dov@ dov~- wano essere mandati in esilio. Intanto che i detti religiosi erano assenti, " iL,P. Tommaso da Tempiò, pi,!no di santo zelo, essendosi armato di pa– zienza •e dj coraggio, procurava di supplire a tutti nella celebrazione della santa messa e nella amministrazione dei sacramenti. Ma i preti eretici vedendo l'impossibilità del loro intento fintanto che il P. Tommaso stava colà, fecero rapporto al Carabel Vartabet (arcivescovo scismatico) il quale, solidale coi capi dell a sua. setta, non contento dell'accusa, per quel momento gravissima, di f,pia dei francesi . lanciata contro il nostro missionario, offrirono lire cinquantamila al governatore Pascià Akmet, af– finchè scacciasse quell'Anticristo di Franco che si opponeva al pro– gresso della loro setta. L'ordine di esilio per il P. Tommaso, non si fece aspettare, e dopo qualche giorno passato nella ':ortezza fu condotto ad Erzerum dove co– nobbe il Dott. Luigi Bichi .prnprio nel momento d' essere ammesso alla presenza del governatore. Per evitare i non pochi insulti dei cortigiani, il Dottore consigliò il P. Tommaso di presentarsi come suo cugino e patriotta, qualifica, che in realtà gli conciliò la stima. » Ogni tentativo del Dottore, non ostante la sua influenza presso il Pascià, fu vana, per cui giudi~ò che :una supplica del P. Tommaso di– retta al Pascià unita al passaporto austriaco, poteva indurlo e conce– dergli la libertà. La riporto quì tale e quale il Padre la scrisse: « L' alto nome del– !' Eccellen:i;a Vostra è noto a tutta l'Europa come pure la sua giustizia. Giuste prerogative che mi fa!mO forte di sperare che vorrà degnarsi di gettare uno sguardo benigno in questa supplichevole narrativa dalla quale verrà fatta consapevole dei miei natali e patria e se fui quì condotto non può essere stato l'effetto che della nera calunnia. (1) - Morroni - Voi. 30, pa;~. 161. (2) - Relazione della persecuzione eccitata contro gli armeni cattolici di ; Erzerum - 8 Ottobre_1828, Arcl1. di Prop. Fide. Scritture riferite nei Congressi, · Armeni, Voi. 33, ff. ' '731 - 743.

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