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11"'1TROD'uzìoNE Credo che tutti i lettori, special'!zente se Sardi, riconosceranno in questo. modestissimo tentativo di i!lustraziQne dei Cappuccini dell'iso– la nostra .~· anche se .lsc1Htl regolarmente ad altre provincie monasti– che » che dieqero l'opera loro per le 'Missioni estere, la npbiltà dello scopo e la coscietzziosità del lavoro. .. .. . . Mi occorono, tuttavia, le scuse del lettori, per quelle difficoltà · che non ho potuto superare, sebbene ciò non possa essere imputato a me stesso. · ... Non sori lievi, infatti, le lacune che si risconfratzo negli Archivi Conventuali .e Provinciall: non pochi documenti sono çmdati perduti. . Fra questi purtroppo, itprimo volume Regestum Provinciale. Quello · che, c.ome tale, . si conserva ùJ Archivio fu ordinato e scritto né! 1658; quando era Provinciale P; Nico/o da Ploaghe, sessantasette anni, cioè, dopo la venuta dei Cappttccini nell' Isola. (I) CùJ che lvi è notato e. che riguarda la .cronqca della prm1incid ddl 1591 al 1658 non. è che la raccolta, sia pure fatta con somma c1/ra, di notizie sparse e qua e là ritrqvate. . In seguito, la soppressione degli Ordini ·re/iglosf e l'incuria evi'– dente di alcuni .ufficiali -han110 concorso a rendere sempre piil 'diffiç1le · le ricerche. Pe/ citate un esefnpio, nel Regestum Provinciae Tu~ri– tano, il Necrologiurn é quasi del tutto trascurato. Oli steBsi atti provinciali sono compilati con criteri talmènte tacitiani da sacrificare la chiarezza non solo, ma persino l' entità dei fatti. . Non si può spiegare in altro mòdo la mancanza assoluta qi noti– zie di un gran m1mero di Missionari di quella Provincia, quali sono ad esempio, i padri Tomaso da Tempio, Francesco da Ploaghe, Toma– so da Calangianus e, fra i più antichi, . Francesco da Bitti e Angelo Maria da BoUotçrn.a, che pttre si resero famosi 'per la/oro attività fra (l) - Memorabilium Rerum O. M. S, F. Cap. in hac Prov. Sard. gestarum Voi. per quattuor Iibr. dist-inctum: Lib 1 ° p. 2 •

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