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- 80 - specialmente nei momenti angosciosi della peste, del terremoto e delle violente incursioni degli arrivisti partigiani, «L' univers», di Parigi, in un ponderato articolo del 3 Maggio 1840 scriveva, fra l'altro, che « questo religioso.... passò in Damasco trentatre anni nçll' esercizio dello zelo e della carità. » Prefetto della Missione. Le sue doti di mente, del resto, non risplendevano ·meno di fronte ai cittadini eh~ lo sapevano colto, facondo, e peritissimo nella lingua araba. La Congregazione di Propaganda Fide, che non ignorava le sue doti apostoliche, gli diede un'altissima prova dì fiducia nominandolo Prefetto apostolico delle Missioni riunite di Aleppo e Bejrut (1) in momenti che chiameremmo eccezionalissimi. La causa di questa riunione va ricercata nel fatto che in seguito a tanté gravi vessaziqni da parte del patriarca scismatico, l'ospizio di Monte Libano fu perduto, e gli altri furono affi– dati alla provincia di Lilla, ad eccezione di quello di Aleppo che rimase isolato. Appunto per toglierlo d:ill' isolamento avven:ie l'unione delle due Mis– sioni. Per la nuova carica P. Francesco fissava la sua residenza a Bejrut, dove aveva altresì la cura della Parrocchia latina, affidata ai Cappuccini. li passo che quì riportiamo tradotto conferma quanto abbiamo detto fino– ra delle sue virtù. « Presa la direzione della Missione, volle subito dar principio alla santa visita, onde rendersi conto personale dei bisogni più urgenti delle due Missioni riunite. Ad Aleppo fu accolto con grande festa e riverito da tutti e da tutti stimato avendo trascorso ventiquattro anni circa nella Missione di Damasco con grande zelo ed edificazione di quella Missione, e specialmente per il dono particolare del pòssesso della lingua araba, così che la sua pronuncia per nulla differiva da chi vi è nato». Pochi giorni rimase in questa Città, ma volle fare tre o quattro pre– diche, .alle quali ebbe un gran concorso delle principali personalità delle nazioni cattoliche. (2) Fra I Drusi. Ma la cura della Parrocchia non gli impedì l'inizio di un' altra at– tività ché, per I' ambiente e le circostanze in cui doveva essere svolta. assumeva proporzioni vastissime. Un altro campo, scrive Mons. Angelo Fazio, cappuccino, Vicario apo- ~- ---- ·-·- - (1) - Decreto 27 Marzo 1830. (2) - Abregè des Archives de notre Mission d' Alep. Tom. II, pag. 18. (In Terz. Voi. V., pag. 275.

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