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- 48- bratosi nel 1617, il detto Padre si portò in quel luogo con molte persone, esor– cizzò e benedisse quell'acqua, la quale essendo prima inquinata perdette ogni cattivo odore e divenne potabile, tanto che il P. ed i suoi ne bevettero. Avendo però riferito la cosa al Vescovo e 11011 volendo, ciò nono– stante, che il popolo si servisse di quell'acqua, il Padre fece seccare la fonte in tal modo che così ·sparì totalmente l'antica superstizione. E per assicurare della _verità del riferito lo giuriamo e volentieri diamo il presente attestato, col quale lo confermiamo. Sigillato col sigillo della Nostra Mensa Capitolare il 30 Luglio in questa Città ed Isola di S. Thomè nell'anno 1693. > Il Decano GEROLAMO DE ANDRADAS La stin1a di cui godeva P. Francesco si riversava per riflesso sui suoi confratelli, su ll' Ordine e sulla Nazione Italiana. I Cappuccini Italiani in special modo « sono ricevuti a S. Tommaso come altrettanti messi di Dio. AII' arrivo di un Cappuccino • sono parole del Missionario di Monteleone - il popolo gli va festoso incontro, ma– nifestandone la sincerità della stima nelle ripetute visite al nuovo mis– sionario con rigalo. (1) E in un' altra lettera « L'affetto ai Cappuccini Italiani tanto a. Lis– bona come in tutti i paesi di sua conquista è connaturale ed intrinseco.....· Bisognerebbe trovarsi nel Brasile e per tutte queste parti della Guinea, e sentirebbe con grande stupore e meraviglia che tutti bramano i Cap– puccini Italiani. » Sono adatte, però, in modo speciale all' apostolato in quei paesi le qualità dei Sardi: « Sono pi_ù a proposito per queste terre tanto per la resistenza del clima come per la lingua che non hanno difficoltà alcuna ad apprenderla e possono predicare fin dal primo giorno e possono es– sere intesi e ciò è di grande guadagno per una Mi:ssione. » (2) Basta, dunque, un uomo della tempra di P. Francesco da Monteleone per onorare un ordine, un paese, una 11tirpe. La formazione Missionaria. Padre Francesco aveva una concezione e una conoscenza precisa dell' ideale miiilsionario; perciò, mentre ripeteva le sue richieste di operai evangelici, data l'abbondanza delle messe, raccomandava altresì che la scelta fosse fatta tra quelli che avessero manifestato segni inequivocabili di vocazione missionaria; caratterizzata da costumi Ineccepibili e dalla (1) - Scritture riferite ai Congres1i ecc. Voi. III., fogl._ 379. (2) • Ibidem. Voi. lll., fo&I. 46 (lettera del 20 Gennaio 1694). I

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