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- 47 - --------------···- - . -··---·-------- te di ciò che fece lui. Nè un altro avrebb e fabbricato il convento, che lui fabbricò senza molestia di alcuno, anzi con gradimento unjversale, pa– ziente con tutti, eccetto per ciò che riguarda il servizio di Dio, 0 che in ciò le sue parole sembran tuoni, che incutono timore. Così avendo una volta trovate più di duecento persone occupate in un indecente divertimento, tutte le fece fuggire piene di paura e rispetto, saltando dalle finestre ed investendosi le une con le altre, ciò che altri non avrebbero fatto. Nè in tutta la sua vita altro si trova che zelo del ser– vizio di Dio e ,delle anime più che della propria vita e sanità. Per ciò tutti lo amano, rispettano e stimano non solo in questa isola, ma in tutta questa Costa, tanto che diversi Re di questa Costa di Guinea l'hanno chiesto per essere corsa la sua fama di grande zelo di Dio, e deside– rano vederlo ed udirlo nel suo insegnamento. Così pure alcuni pagani (Cabessuros?) della detta costa, trovandosi in quel tempo che predicava le quarant' ore, si davano a far pubbliche penitenze, assieme ai cattolici. Come facevano e fanno tuttavia con croci, catene e corone di spine, coprendosi di cenere...... riducendo I' intiera città ed Isola a penit~ntll; stimandolo tutti un altro Giona mandato e protetto da Dio pel bene di questa regione, ed essendo impossibile che in questo paese insalubre possa un uomo far naturalmente ciò che egli fece resistendo a tanti lavori e sofferenze, e quando sano e quando ammalato, tanto che spesso fu necessario trattenerlo. Però sembrava eh' egli ricevesse forza . e sanità dove altri con molto meno lavoro, avevano ricevuto la morte. Anzi alcune volte credendo.lo e piangendolo tutti per morto improvvisamente ricompariva sul pulpito predicando con ardore qual'altro Giona, con stupore e meraviglia di tutti. Per ciò fu sempre rispettato e riguardato come un oracolo del ci~lo, conoscendosi per esperienza . che le sue parole si compivano àlla lettera, è che coloro i quali si opposero ai suoi insegnamenti furono castigati da Dio. Spesso fu visto, con stupore e trepidazione di questo popolo, quasi agli estremi, però mai tralasciò di predicare le quaresime, alla fine delle quali faceva le Quarant' ore con tanta penitenza che il popolo ne parlava e stupiva come di cosa sovrumana. Nè è possibile riferire in breve tutto ciò che si è visto operare il detto Religioso pel servizio di Dio e delle anime. (1) Del sin quì detto ne sia prova il seguente caso singolare: • Trovandosi in un certo luogo di questa Isola una fonte d'acqua chiamata volgarmente BuH-Buli, ed essendo stata a causa delle molte superstizioni che con essa si facevano dagli stregoni, proibita con scomunica e pec– cato riservato dal Vescovo Don F. Pietro da Cunha in un sinodo cele- (1) La traduzione non è letterale, ma ne dà fedelmente e nel miglior modo il senso.