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- 39 - me. Il Capitano manifestò la sua riconoscenza ordinando cinque «Salve» di cannone mentre P. Francesco sbarcava. A Pernambuco, nell'attendere una nave diretta verso Angola, l'instan– cabile Cappuccino si diede a predicare rielle varie Chiese della Città. Le quarant'ore, da lui predicate nella Chiesa madre, r,pportarono buoni frutti çarticolarmente nella riforma dei costumi. • ·I Ripreso il mare su una nave noleggiata per lui solo dal governatore ci Pernambuco, proseguì per Bahia, dove alloggiò nell'Arcivescovado dalla fine di novembre al giorno di Natale del 1683. Furono giorni di spirituale esercizio e di predicazione, che gli valse– ro l'invito di fermarsi a. predicare la quaresima. Ma il Cappuccino desi– deroso di giungere alla meta, ripartì verso Angola e non interruppe più i: viaggio se non per commemorare il giorno delle ceneri, in una fortezza Portoghese sita al 23° di latitudine Sud. Il 23 Febbraio 1684 innalzò a Dio l'inno di ringraziamento piangendo di gioia e baciando la terra so– spirata a San Paolo di Loanda. Le prime fatiche. Dopo alcune settimane di riposo, al fine di ritemprare la fibra fiac– cata dalla lunghezza, dalle fatiche e dai disagi del viaggio, P. France– sco fu pronto per iniziare la sua opera di evangelizzazione. Come « pri– mizia di apostolato.» il Prefetto gli assegnò Bengo, lungo la riviera di Mbengu, a circa diciotto miglia da Loanda. Recatosi nella sua nuova sede, prese subito ad aiutare P. Benedetto da Belvedere, che da due anni lavorava indefessame1Ìte in quel luogo. Predicò a)le turbe, continuò la pratica delle quarant'ore e, grado eroico d'apostolato, andò vagando di paese in paese, inoltrandosi fino alle tribù più isolate, prodigandosi inte– ramente per il loro bene spirituale. Spintosi fino a MonbeHa, gruppo di casolari abitati da negri e da pochi bianchi, sulle rive del fiume abitato in gran copia da coccodrilli e da ippopotami, luogo dal clima pestilenziale che difficilmente lascia immuni i passeggeri da febbri perniciose, si fermò una settimana per ascoltare le confessioni ed insegnare il catechismo. Così a poco a poco conobbe i costumi e i caratteri, l'indole e la religione di quei popoli, conoscenza indispensabile per chi vuol giungere ai cuori, onde spargervi il buon seme evangs!lico, coltivarli e raccogliervi il frutto della cristiana perfezione, conoscenza necessaria anche per evitare le sgradevoli sorpre– se, cui possono dar luogo quei selvaggi. Non è facile, qui, ricordare tntti i tentativi fatti dall'ardito missio- · r:ario per avvicinare i selvaggi nelle loro casupole e, persino, nei templi c:egli idoli; i drammatici incontri con maghi e stregoni; le insidie e i pe-
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