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~ - 38 ~ ·--- --- --- -- teleone e Bernardino da Nulvi, la cui salute cagionevole li aveva costretti a rfnunziare al loro santo proposito. Da Villafranca, avendo ottenuto d'imbarcarsi su navì da guerra pronte a far rotta per il Brasile, parti– rono quasi subito e giunsero in breve al porto di Lisbona, dove li at– tendeva, per unirsi con loro, il prefetto della Missione P. Francesco da Roma. Dovendo fare colà una sosta piuttosto lunga, a cagione delle navi che eseguivano delle operazioni militari, i Miss ionari ripresero la loro vita regolare nel Convento. di Lisbona, preparandosi con una preghiera intensa alla conversione delle anime infedeli. Gerolamo da Sorrento, Francesco da Bitti e i due turritani salparono il primo giorno di dicembre per sbarcare ali' isola di Madera a soleniz– zare la festa della Immacolata Concezione di Maria. Tre mesi dopo par– tirono da Lisbona anche il Prefetto e P. Francesco da Monteleone, que– st'ultimo sulla nave ammiraglia equipaggiata da duecentosessanta soldati oltre i marinai e i passeggeri. Da notarsi la lamentela di P. Francesco, che partì « sconsolato, obbli– gato ad andar solo nella nave capitania • . I movimenti del m3re, poi, gli procurarono torture indicibili. Dopo tre giorni e tre notti di dolori alle viscere, di disgiuntura delle ossa, di freddo e nausea d' og11i alimento, gli pareva di essere ridotto in estrernis. Colle lacrime agli occhi ed il cuore angosciato ripeteva la preghiera di S. Martino : « Signore se sono necessario ancora al tuo popolo, non ricuso il lavoro, sia fatta la tua volontà ". In questa circostanza l'assistenza divina lo confortò in modo particolare: una notte in cui egli sembrava più aggravato, gli apparve in sogno un Cappuccino venerando che lo condusse in un luogo ameniss imo e gli diede da mangiare, gli manifestò inoltre un segreto, che gli proibì sotto giuramento di svelare. Quando P. Francesco si svegl iò, sì sentì no– tevolmente migl iorato. Malgrado i disagi gravissimi della vita di . bordo, egli divise la sua giornata fra lo st udio, l'apostolato e la preghiera. Leggeva persino quattro libri al giorno per intero, e sommariamente altri tre. Adunava quotidianamente soldati e passeggeri per tener lo ro delle prediche mora li « co11 testi scritturali alla spagnola ,, . Le pero ra– zioni di tali prediche, fatte al lume delle torce, mentre egli teneva in mano il Crocefisso, portavano spesso gli asco ltatori al pianto accom– pagn ato dall e grida di « Misericordia, misericordia». Quanto all a pre– ghiera egli non si di~pensava da nessuna di quelle pratiche che so leva eseguire in convento. Dopo due mesi di questa vita, le navi giunsero al porto di Pernam– buco. Prima dello sbarco Padre Francesco volle celebrare la Santa Messa, durante la quale rivolse ai passeggeri e in particolar modo ai so ld ati, parole d'incoraggiamento e di sai uto. che li commossero fino alle lacri-

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