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1·' - 32 - che ammazza, la fame che stimola, ci sono le fatiche continuate, le ves– sazion i, 1~ intemperie, ii disturbo insopportabile di infiniti insetti che non lasciano dormire, i disagi di una vita che è molto differente da quella ci1e si mena costà • (I) I Nostri Padri sentono viva la fiamma di conquistare ·anime a Gesù Crist0 110 ;1 possono, dunque, non sentirsi felici di realizzare il loro sogno d' apostolato nel modo che Cristo stesso ha segnato e professato. Inginocchiati agli augusti piedi del Vicario di Cristo, i Missionari ne ricev.ettero la benedizione qualè sigillo ai loro santi propositi e quale augurio sicuro per un lavoro fruttuoso. (2) Partirono, quindi, da Roma: quattordici destinati alla nuova mis– sione del Benin, sulle coste dell'Africa, agli ordini di P. Angelo da Va– lenza; trentuno, fra i quali i due capruccini Sardi, destinati al Congo, agli ord ini di P. Francesco da Roma.. 'via la Provvidenza divina si servì del loro apostolato d'amore molto tempo prima che giungessero al campo destinato loro dal Santo Padre. Fra gli appestati. Gli ingiustificati timori dei ministri del Re Cattolico trattennero, per più d'un anno, i missionari nella Spagna, finchè scoppiò la fierissima peste d'Andalusia. P. Gregorio e P. Angelo ·Maria non pensarono più a prendere le vie {~el mare finchè il nuovo flagello non fosse finito, e, insieme coi loro ·compagni, si diedero al servizio dei poveri appPstati prodigando loro i tesori del conforto religioso e dei loro soccorsi materiali. Altri meriti ed altra corona però, aveva loro riservato lddio, perchè quantunue allora avessero offerta la loro vita per amor del prossimo e si fossero dati senza tregua alla cura degli infermi, senza riguardo al– cuno per essi, non furono toccati dall'epidemia comune. Così, col loro prefetto Padre Francesco da Roma e con quindici nuovi compagni, venuti .a sostituire altrettanti missionari che ormai facevano parte della nume– rosissima schiera dei morti di peste, poterono· partire il 9 Gennaio 1651 facendo vela per le Canarie, e giunsero a Pinda il gioi'no di S. Pietro dello stesso anno. Ostili accoglienze. Le accoglienze che ricevettero non furono certo ispirate a sentimenti di gratitudine e di affetto per i messi del Signore, dovettero, anzi, su– bire l' aperta ostilità del popolo sobillato dai Portoghesi. Furono creduti agenti del sovrano spagnolo; furono sospettati di --~--- --- (1) - Archives. - ib. pag 62. (2) - Bull. Ord. Cap. Voi. VII pag. 195 ( 9 Maggio 1648)
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