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- 29 - sime. famiglie cattoliche severamente proibito. Nonostante tutto ciò, lo ze lo e il coraggio del Cappuccino trovarono il modo di avvicinare le famiglie del fiammingò Baldassare Vq11dù e del portoghese Giacomo Lan– cher, che per la loro nobiltà, censo, e, sopratutto, per la fede ,· viva, erano fra le più rispettabili di San Paolo. Padre Bonaventura amministrò loro i S;:1cramenti della penitenza e del!' Eucarestia, li confortò con la sua carL~atevole parola e li lasciò pronti a qualsiasi sacrificio per la fede; rendendo così fruttuoso il suo viaggio in Landa. Poco dopo il suo ritorno alla capitale del Con150, l'abilità diploma– tica del P. Bonaventura veniva nuovamente sfruttata per risolvére quel oissidio fra il Re e il Conte di Sogno, cui abbiamo poc'anzi accennato. JI Conte di Sogno, malgrado lè insistenze dei missionari stessi, non si risolveva ancora a ridar la libertà al figliolo del Re del Congo. Questa ostinazione cagionò una nuova spedizione armata, che si risolse con una secoµda sconfitta dell'esercito Congolese. D0po di ciò il Re si trovò a discutere due diverse opinioni dei suoi Consiglieri: l'effettuazione di un piano di rivincita, che gli uomini d' arme stavano oreparando o la ri– chiesta del.la mediazione olandese. Questo secondo consiglio prevalse e P. Bonaventura ebbe dal Re l'incarico ufficiale di presentare la richiesta al Governatore di S. Paolo. Questa volta la missione ebbe pieno successo, perchè .1' Olanda, mi– :1accia11::lo i' intervenJo di una nave da guerra ottenne subito la libertà del ?rincipe Congolese, il quale potè ·ri entrare, dopo tanto, nella casa del padre. Intanto un fatto nuovo veniva nuovamente a turbare l'animo brinai rasserenato del Re del Congo. ·11 15 agosto 1648, dopo accaniti combat– timenti, i Portoghesi .caèciava110 gli Olandesi da S. Paolo di Loa41,i:la. Il ~e impaurito dal nuovo potere, volle per primo proporre u11 trat– tato di alleanza coi Portoghesi, disposto a patti svantaggiosi per li suo ·popolo, come la promessa di novecento schiavi a titolo di riparazione per certi danni subiti dai Portoghesi da parte della contea di Sogno. Per trattare questa alleanza si costituì una Commissione composta dal Rettore del Collegio ~ei Gesuiti, di P. Bonaventura da Nuoro, da·! Nobile Don Sebastiano Tèlez e dal Conte Don Sebastiano Meneras. (1) Giunti i diplomatici a Loanda e prese11tate le credenziali, P. Bona– ventura trovò difficoltà ad essere riconosciuto ambasciatore del Re del Cc-ngo presso i Portoghesi. Ciò si spiega colla fortuna delle missioni del Cappuccino Sardo presso gli Olandesi, nemici dei dominatori di oggi. Ma P. BJnaventura, pur non preoccupandosi troppo dell'affronto recato al la st:.a persona, riuscì ·a far rispettare le leggi diplomatiche, non nascon- (1) - I primi due incaricati per gli affari ecclesiastici; gli altri dovevano con– cludere un patto di nuova all eanza con il 'Re di Portagallo. Le Cong, Essai sur l'Histoire Religieuse de ce Pays, par le Pére Eucher frére mineur . Huy 1894 - pag. 109.
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