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27 - -- ·---·---~- ---~ · nella sua. provmc1a, provò ad incidere con una lancetta . le vene delle b~accia dei Cappuccini febbricitanti, per vedere se il salasso. diminuisse l'ardore della febbre che minava quelle povere esistenze. L'esperimento d.:ede buoni risultati e il salasso fu introdotto fra le cure ordinarie delle missione. Dopo un pò di tempo, però, giunse a Pinda un inviato speciale del Re del Congo, per sollecitare i Cappuccini a recarsi dove li aveva de– stinati il Sommo Pontefice. Ma poichè i rapporU tra il Re e il Conte erano alquanto tesi (al punto che, in ·.uno scontro fn!- i due eserciti, s'era svolta una battaglia sfavorevolissima per i Conghesi .che avevano lasciato prenderè prigioniero il figliolo stesso del Re), · sorse un piccolo contrasto I } P. BONAVENTURA DA NUO\W E I SU~! COMPAGNI RICEVUTI DAL RÉ i~tL CQNGO fra i Cappuccini ed il Conte, il quale mal sopportava che es.si andassero a · prodigare i loro benefi 1 zi pr~~so l'avversario. ·· Ma i religiosi si incaricarono della mis~ione diplomatica che aveva p~r iscopo la conciliazione dei due stati dissidenti; e, lascia.ti 'in · Sogno q'uattro Sacerdoti e un fratello laico, si diressero verso S. Salvatore ca– pitale del Congo. Un mese di viaggio, di fatiche, di pericoli, di patimenti. Il prefetto della missione, P. Francesco da Roma, che era accompagnato dal Padre Bonaventura alla nuova destinazione, ci desc'risse la marcia con pittorica efficacia. « Asprissimo fu il" cammino del Congo per vie e v:ttole impraticabili, coperte di erbe altissime, frammiste a rovetti che rendevano laboriosissimo il passo. Il sole che .dardeggiava ci opprimeva senza pietà interrati fra i bòschi e fitti canneti. In sei giorni attraver– sammo un deserto senza. trovare abitazione, e si dormiva o del tutto al– t' aperto, · o sotto quattro rami d' albero. ,, ,,

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