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- 24 - vasta coltura lasciava la Sardegna per frequentare nella Spagna la ce– lebre Università di Salamanca. Attratto dalla vita umile ed operosa dei Cappuccini lasciava il mondo per professare la loro Regola nella pro– vincia di Castiglia, ove si distinse per dottrina, zelo e virtù (tanto) che meritò di essere Guardiano nel convento di Valactolid, Definitore di Pro– vincia e Lettore di s. teologia». (1) Padre Gennaro da Nola, in una delle interessantissime lettere dirette dal Congo ad un suo confratello di Nap0li, chiama « il P. Bonaventura dalla Sardegna, soggetto eminente in lettere, ,.spirito e prudenza » (2) Ma una pubblicazione curata dai Cappuc2ini di Castiglia in occa– sione del VII centenario della fondazione di quella provincia ci fornisce i dati (3) che stiamo ricercando e che smentiscono l'affermazione trop– po recisa di Padre Atanasio da Quartu: « Antonio Angelo Pirela di Nuo– ro di Sardeg11a, indossò l'abito dei Cappuccini nella Provincia di Casti– glia, Spagna, il 19 Ottobre 1629, prendendo il nome di Fra Bonaventura professò il 2J dello stesso mese 1630. Ricevette l'ordinazione Sacerdo– tale nel 1637, morì in S. Salvador del Congo il 21 Novembre 1648 ». Ecco, dunque, le date principali della vita di lui: 11011 ci resta che ammirare, in lui, attraverso le innumerevoli sofferenze e i contrasti che ne fanno una figura del più grande interesse. Avventuroso viaggio. I Missionari salparono dal porto di San Lucar il 4 Febbraio 1645; una tenipesta che li sorprese in pieno oceano, li fece poggiare alle Isole Canarie, dove furono accolti e ospitati cordialmente; pochi giorni dopo ripresero il mare, non piu diretti ver.so l'America meridionalt, ma costeg– giando I'Afrièa verso la' linea equinoziélle. Dopo quattro lunghi mesi di proc~lle e di call:na, di pericoll e di secç_l:ie, ..di '.-trepidazi oni e di sperar\:.. ze, giunsero alla ioce del Fiume Zaire ~ il, ,più cel ebre che sia · nella Guinea, per la rapidezza e imp<:;tuosità e quel che è maggior mer.avi.glia per la smisurata ampiezza di 20 miglia, che par che sia mar.e~ ./~) ed affondarono l'ancora alla plinta Padron, nella provincia di Sogrio, contea retta da un vassallo del Re del Congo. Lo sbarco fu allietato da buoni auspici:. presso al fnune vi Jero una Cappelletta d'indubbia origine cat– tolica, tessuta di Cé:l!Hie e sormontata da due croci di legno di diversa altezza; segno che i prntesta11ti olandesi non avevano potuto disfare tutto il lavoro compiuto dal le precedenti missioni. Altro motivo di consolazione (l) - Op. cit. 3 p. pag. 389. (2) - Anacleta Ordinis Cappuccinorum -Vol. III pagg. 123, 219, 251, 343. (3) • Estatìstìca generale de los lraìles Menores Capuchinos de la Prov. de Castella 1609 - 1909 - Part. Il N. 241. (4) - Relaz; del P. Gennaro - Op. cit. pag. 259.
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