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- 22 - ' che la morte prematura del Segretario rese possibile, dopo interminabili conciliaboli col ·Consiglio d'Oltremare, la partenza dei bravi Missionari, che avvenne il 23 Giugno 1635. Il viaggio, l'arrivo, la prigionia e il ritùrno di questa eroica spedi– zione cosi ricca di peripizie e di ostacoli da far pensare ad una « vera odissea di martiri• sono noti narrati dagli storici · (1) che attribuiscono, però, questi fatti ad una spedizione che il Cavazzi fissa come avvenuta nel 1646. Ma il documento citato ha in se troppi caratteri di autenticità (basti pensare alla data e al decreto di costituzione del gruppo missio– nari) per dubitare della storicità della spedizione, sicchè è cosa quanto mai sensata il sostituire, alla data riferita dal Cavazzi e colleghi, quella del 1635, e di ritenere avvenuto in tale anno il primo tentativo d' inviare i Missionari nel regno del Congo, (2) Concludendo di registrare le difficoltà di realizzare il sogno d'evan– gelzzazione dei Cappuccini, diciamo che solo quando il Portogallo acqui.– stò" la propria indipendenza proclamando suo Re Giovanni, Duca di Bra– ganza, i Missionari poterono decidere ed effettuaì·e la partenza ,da tanto tempo sospirata. Soltanto la scelta del personale non doveva più avvenire, come era stato convenuto prima, nella provincia di Castiglia, bensì in Italia, per quanto co11 cautela dal mome1to che tqnta parte della penisola si trovava sotto la dominazione degli Spagnoli. Quanto a noi siamo contenti di trovare, fin dall'inizio delle Missio– ni del nostro Ordine, un valoroso Cappuccino Sardo: P. Bonaventura da Nuoro. (1) Cavazzi e Cesinale opere citate P. Samuele Cultrera " Eroismo ed avventure di Missionari al Congo. Soc. Editrice lnt.le Torino. Pagg. 306 320. (2) - Cfr. Sclimidlin n. op. cit. p. 34
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