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Apostolato dei Cappuccini nel Congo Primi successi. « Verso il 1642 si stabilirono nel Congo e nelle regioni. limitrofe della A:igola, Batta, Sogno, Bemba, i Missionari CappLtccini, e. ad essi ....... son dovuti non poehi miglioramrnti materiali e morali ». Scrive Pietro Amat di San FiUppo nei preliminarj di una sua opera storico-geografica (1) di grande interesse per gli studiosi dell'incivilimento africano. Con le parole di questo scrittore abbi.amo voluto còminciare la mo– desta opera a cui ci accingiamo non per fare la storia delle fatiche apo– st::iliche dei Cappuccini nel Congo e nel resto dell'Africa, ma per riven– dicare al nostro Ordine la gloria di aver. iniziato nel Continente nero quasi tutte le Missioni ora ben organizzate e progredite. Quando si pensi agli ostacoli. e alle difficoltà che presenta l' inizio di una Missione in terre incolte e incivili , dove ai Missionari è spesso riservato il lavoro di• dissodamento dei terreni incolti. e sassosi, si può comprendere l'importanza dell'impulso dato dai Cappuccini ali' evange~ lizzazione e alla civilizzazione dell'Africa., anche nei luoghi che, poi, di'– ventati fertili e promettenti, passarono ad altri Missionari più fortunati. Impossibile enumerare le benemerenze dei Cappuçcini; in gran parte italiani, che, p.er il benessere delle popolazioni affidate alle loro cure, si fecero agricoltori, giardinieri, medici, architetti. Un Cappuccino acclitirntò gli agrumi e tentò la .coltivazione della vite in Loanda, un altro vi CO'" struì l'acquedotto: Frnte Ignazio da Valvassina vi diresse la. fondazione della nuova Città di Matamba, che diciasettemila operai innalzarono nelle sponde del Vampa• a spese della regina Zinga, vi costruì la Banza (2) e la Chiesa, insegnò ai rozzi fabbri di laggiù l'arte di fabbricare i (1) - Studi biografici e bibliografici sulla Storia della Geografia in Italia Pag. 29. (2) - Palazzo Reale.

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