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Lunedì «Nella notte... » È nella «notte» del tradimento di Giuda; del rinnegamento di Pietro; dell'abbandono da parte dei suoi apostoli; del tramutarsi dell' «osanna» nell'inesorabile e tragico «crocifiggilo»; della umiliante condanna dell'In– nocente che viene preferito a Barabba; proprio in quella notte, in cui si manifesta tutta la crudeltà del tragico rifiuto da parte dell'uomo, Gesù fà dono totale di Sè. A ciascuno di noi è richiesto di identificarci con lui, rinnovando lo stes– so sacrificio, senza pretendere che si realizzino particolari condizioni fa– vorevoli per fare più convenientemente dono di noi stessi, senza attende– re che arrivi il momento in cui tutti finalmente possano comprendere, accogliere ed apprezzare il valore del nostro operare, ma preoccupati sol– tanto di fare ciò che ha fatto Gesù in modo disinteressato, gratuitamente, senza calcolo e senza misura. La fedeltà alla nostra vocazione si realizza dunque nell'imitazione di Colui che, mite ed umile di cuore, fedele a Se stesso, non cessa di essere amore donato perfino nei confronti di Giuda il traditore, al quale si rivolge con l'appellativo di «amico», come pure nei confronti dei suoi crocifissori, per i quali implora il perdono del Padre. È a partire dalla considerazione del mistero di quella notte che noi rinno– viamo, giorno dopo giorno, la scelta dell'amore per tutti, sempre, dovun– que, comunque. Domande: - Nel bene che fai quanta ricerca di te stesso è ancora presente? - Quanto ti lasci ancora condizionare dal giudizio degli altri? - Hai compreso la differenza sostanziale tra il «chicco di grano» del van- gelo e la logica del mondo che impone l' ajfennazione di sè stessi costi quello che costi? - 3 -
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