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nuto ,intrepidamente dirimpetto ~l naturalismo, da ogni catto– lico veramente convinto )). Deplorava che certi autori cattolici non ,seguis,sero tali pr,incipii. Scrive infatti: « Un male che si trova nel mondo deglii scienziati cattolici è il discostar,si ,senza ràgioni sufficienti dalla tradizione ecclesia.stfoa per avvicinarsi alle opinioni pro– testanti. Ora, la base dell'esegesi odierna protestaLte è l'evo– luzionismo )). Per conto ,suo, redigeva ,il 3 ottobre 1884, mentre era an– cora studente, questa dichiarazione che sottoscrisse sei a.ltre volte durante ,il corso della ,sua vjta : « Voglio vivere e moriire qual figlio ubbidiente della Chiesa. Mi ,sottometto srnza restr,i– zione alcuna al suo giudizio. Se mai si trovasse nei miei scriHti qualche cosa di contrario all'insegnamento delht Chiesa, lo condanno e lo ritratto con cuore sincero )). Amava la iS. Scrittura di un amore commovente. Del resto, sin dalla ,sua gioventù si era sentito attirato verso lo studio della Parola di Dio, come egli lo riconosce: « L'a:nore della S. Scrittura .sin dalla mia gioventù mi ha spesso ncato gran– dfasimo frutto)). Aveva per essa una stima affatto ,singolare, quale ,si conviene a libri divini. Essi erano i suoi amici pre– diletbi: « Dopo Dio e i suoi Santi, scrive, i buoni libri, e ~oprat– tutto la S. Scrittura, sono gli amici migliori e più fedeli )). La divina Parola aveva preso possesso del suo cuore e del suo spi– rito ; era innamorato di essa, e ricordandosi che il no serafico Padre, S. ·Francesco cl' Assisi, àveva fatto scelta di ,rna sposa, dama Povertà,, il P. Michele volle anche lui avere la sua sposa e scelse la ,S. ,Scrittura : << Oggi, 15 gennaio 1898, scrive nel suo quaderno, mi scelgo una sposa tutta divina, cioè la S. Scrit– tura, colla quale mi trattengo amorosamente)). 1 Quest'amore .spiega ,il ,suo lavoro instancabile sulla S. Scrit– tura, il rispetto di cui la circondava, la fermezza, << frrrea )) - per usare una sua parola - colla quale difese in ogni occa– sione l'orig,ine divina e l'inerranza assoluta della Bibhia. IMa siccome, secondo un suo detto, << il vero amore quaggiù non va mai senz,a la corona di ,spine e senza la croce>), dovette - li -

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