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La donna nelle prediche volgari di S & Bernardino da Siena Nel numero dei santi predicatori di tutti i secoli cristiani non è facile trovarne uno che nella sua predicazione abbia tenuto pre– sente un g 1 enere qualunque di persone, così come S. Bernardino in ogni argomento che trattasse teneva presente ed aveva sulle lab– bra il nome della donna. Nè le diverse condizioni d'età o di censo erano per lui elementi discrimifi.anti, giacchè con santa e prudente libertà predicava la parola evangelica, dicendo a tutti, senza di– stinzione o accettazione di persone, quello che gli veniva su dal cuo– re : da quel suo cuore vea:amente acceso da zelo apostolico. . Diversi, semmai, erano solamente i modi con cui rivolgevasi àlle donne : ed ora preferiva essere tagliente, ora amabilmente iro– nico ed ora volutamente lepido, d'una lepidezza che copriva sovente di ridicolo certe vanità e mode femminili del suo tempo; nè eran rade le volte che il senso umoristico, in questo argomen:o, gli pren– desse la mano. (« O Donne, ditemi: che fa la coda de la donna quando ella va per via di state? Fa polvere, e di verno s'imbratta nel fango, e colui che le va dietro di state si à lo incenso che ella fa, e ·chiamasi quello lo incenso del diavolo ») (1). E contro la moda della coda à una citazione latina che non so dove l'abbia trovata, ma che, all'effet– to, aumenta il tono ironico di questo tratto di predica: « Factus est homo et mulier a Deo sine cauda >> (2). S. Bernardino aveva ben fisso in mente come doveva essere una vera donna cristiana: gli bastava, infatti, ricorde.re insieme agli anni della sua giovinezza, le due zie austere e timcrate, Pia e Bartolomea e la cugina Tobia (3), le quali erano state come le cu- (1) Predica XXXVII : Come ogni cosa di questo mondo è vanùà, pag. 858. Tutte le citazioni le faccio sull'edizione delle Prediche volgari del santo, cura– ta da Piero Bargellini ed edita dal Riw;oli di Milano (1936) nella Colla– na cc I Classici Rizzoli ,, diretta da Ugo Ojetti - (2) Ibidem. (3) Pia era zia del saùto perchè moglie di Cristoforo Albizzeschi, fratello di Albertollo, padre di Bernardino. B;,rtolomea era pure zia, perchè sorella di Albertollo. Tobia, che qui è nome femminile, era cugina di Bernardino, perchè figlia di Diana, sorella di Nera, madre del santo.

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