BCCCAP00000000000000000000664

I6 LA DONNA NELLE PREDICHE VOLGARI ECC. viluppa in su, chi in giù. Oh, egli è il mal segno tante /orgie. Pone– tele giù, vi dico.· Cosi a voi, donne, ponete giù tante vanità: che se voi vi vedeste, voi parete pure civette, barbagianni e !occhi>> (53). Ma non vuole che gli uditori ridano : « Non ridete, chè voi avete da piagnere >> (54). Non sempre scherza o si accontenta dell'ironia sferzante ; qualche volta ricorre· al tragico : ricorda che mentre le donne sprecano tanto nelle loro vesti, c'è tutta una turba di disgraziati che non sa come mangiare o come vestire : « Chi pi– gliasse una di quelle cioppe e premèssela e torcèssela, ne vedresti uscire sangue di criature (55). Quale potenza d'immagine, quale forza di p,ersuasione ! Così dal pulpito trattava la donna S. Bernardino da Siena. Che in questo ci mettesse un pò del suo genio naturale non è facile negare, e se all'attitudine di natura upiamo quello che era il frut– to della sua esperienza sacerdotale (sebbene, dichiarava egli dal pulpito, Dio non l'avesse mandato per confessare ma per predicare), noi abbiamo la spiegazione delle sue or 2mabili e or flagellanti ironie, che ottenevano, oltre una sanazione di costume ne.lla donna, anche un effetto d'arte. Egli era un santo di virtù e miracoli, un dotto di testi teo– logici e mistici, ma egli fu anche un artista, ed è_ per questo che egli sapeva essere efficace nella sua predicazione. Finissimo osser– vatore e di pronta intuizione nel cogliere ogni aspetto umano nel– le cose e nei fatti, egli aveva anche il dono della lingua della sua Siena, che possedeva nella parlata vivace e popolaresca : e tut– to questo concorreva a farlo un ascoltatissimo predicatore. Che se vi aggiungiamo l'amore alle anime e lo zelo dell'apostolo, noi ci rendiamo conto della grandezza di questo francescano e ci spie– ghiamo il fascino, per tutta Italia, della sua parola e del suo apo– stolato. P. ARSENIO DA CASORATE, O.F.M.Cap. (53) Predica XXXVII, come sopra, pag, 854-56-57. (54) Idem, pag. 854. (55) Idem, pag. 843.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz