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73 generale. Questa fu la sua colpa presso i1 p. Giuseppe, ché appena giunto da Roma in Ispagna, or fan due mesi, subito la vindico, e lo depose dal– l'officio di Vice-Commissario. E questo e l'uomo che io credo poter pro¡iorre tuta conscientia. I1 p. Stefano non e uomo di forti e continuati studi. E' e fu missionario zelante. E' nomo di tatto pratico, di gran carita, rígido e fenoroso per sé, tutto amore per i fratelli. Prego Vostra Eminenza Revcrendissima a volermi benedire, in quella che baciandole la Sacra Porpora mi raffermo con ben distinta considerazione. Di V.E. Reverendissima umil.mo oLb.mo servo Fr. Francesco da Villafranca Comrn. ge1wr. Cappuccino Cappuccini, 18 agosto 1880. 17. Notitia a Francisco a Villafra11ca cxarata de candidatis commissa– riatus avosiolici et ele facultalibus ivsis impcrtirnclis. Romac, 9 fcbr. 1881. Textns orig. curn subscriptione autographa. (Arch.Vat., Congr.Ycscovi e Rcuol. A.S.: Cap¡mccini-Spa[Jnn). Emint 0 11za ReYerendi,.:sima, Il sottoscritto Commissario GPnPralP ddl'Orcline dei Cappuccini, in riscoutro al YVHPratü,,:,imo Officio dell'Emi1wnza Vostra Reverendis– sima, dato il 1 frl1braio, ¡JOrtantP il n" :s7Hl, ha 1n·pso in seria ed at– teuta eon~üleraziom· i requisiti dd P. Camillo da Cirnuqui e quelli del P. Barnaba da Astorga, non tanto 1wr instituin, una comparazione fra di essi, quauto e multo JJÍÜ pn vccln·;, :;e allo seopo per il quale sono richiPsti e verrehlwro I<M ha acquistato il pieno convincimento clw se l'uno e l'altro hann) quaklw Jmone qualita che li rende adatti all'otfüio di Cornrnis,·,ario, !'uno e l'altro perb hanno qual– che difetto che puo reHdere ad e'"si difül'ile l'PsPeuzione di quPsto geloso ministero. Che nel primo vi e il difotto, come si e eostato [ !] , dell'eta troppo avanzata per un uomo clw in tempi di ricostruzione de– v'essere attivissimo; ecl anche una trovpo lunga consuctucline, benché incolpevole, di vit:i menata nPl secolo. Ndl'altro vi e il difetto di un carattere troppo vivo, e quindi un poco incostante; ed anche in taluni e nato il sospetto che possa non essere estraneo a' brogli fatti in occa– sione di questa elezione. II perché domanda umilmente il permesso di presentare una nuova proposta, che non pur da lui, ma da tutto il Definitorio, e giudicata la piu adatta e la piu conveniente agli attuali bisogni. Questa consiste nel proporre per Commissario il P. Gioacchino da Llevaneras; el P. Camillo da Cirauqui a 1 º definitore; il P. Barnaba da Astorga a 2º definitore. II P. Gioacchino da Llevaneras, gia proriosto per definitore, quan– tunque un poco piu giovane degli altri, pure viene generalmente rac– comandato per le sue personali qualitá si della condotta morale e reli– giosa, e sl anche per le sue qualita intellettuali, che lo rendono stimato ed accetto. Questo individuo, indubitatamente gradito agli spagnuoli,

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