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1928, in occasione del IV centenario dell'inizio della riforma cap– puccina. Questo voto del p. Andermatt non fu dimenticato. Dopo il fal– lito tentativo del nuovo ministro generale Pacifico da Seggiano di creare, negli anni 1911-12, nel convento generalizio di Frascati una casa per gli studiosi, munita di una tipografia modello e dei neces– sari sussidi scientifici, il voto fu ripreso da un altro generale, Melchiorre da Benisa, uomo di vastissima cultura, che pensò di raccogliere in un collegio o istituto di ricerca e di lavoro i piu validi studiosi dell'Ordine, sul modello, piu o meno, del Collegio S. Bonaventura dei Frati Minori di Quaracchi. Il VII centenario della morte di san Francesco d'Assisi (1926), offri l'occasione prossima per l'attuazione del piano. Ad Assisi, dopo la soppressione del 1866, i cappuccini non disponevano piu di una casa propria. Per assicurare l'ospitalità ai religiosi che sarebbero venuti a visitare i luoghi francescani, la curia generale aveva fatto dei passi per ottenere un luogo in qualche modo legato al ricordo di Francesco; fallito ogni tentativo fatto in tal senso, nel 1925 ci si decise ad acquistare il vecchio ma solido palazzo Sperelli in via S. Francesco 23, a 200 metri dalla basilica del Santo, da adattare alle esigenze della vita religiosa. Il 23 luglio 1926, festa di san Lo– renzo da Brindisi, il p. Benisa, nel dare l'annuncio di questa nuova fondazione, posta sotto la sua immediata dipendenza e destinata ad accogliere i frati pellegrini, le assegnava, sia pure per il futuro, un'altra finalità preponderante: sarebbe stata la sede di un gruppo di religiosi scelti, impegnati in studi riguardanti l'Ordine. Sarebbe stata perciò munita di una biblioteca francescana, e vi si trasfe– rirebbe il Museo Francescano sistemato presso la curia generale dal 1912; era inoltre previsto che i predetti studiosi avrebbero pubbli– cato una rivista di scienze sacre « ad mentem traditionis nostrae franciscanae », di storia e di arte francescano-cappuccine 6 • S'iniziò subito la ricerca dei collaboratori della rivista. Alla nuova casa di Assisi, sede provvisoria della curia della provincia umbra fino al 1930, fu destinato il p. Edoardo d'Alençon con il com– pito di rappresentare il futuro collegio o istituto e di programmare piu concretamente il suo lavoro. Intanto nel novembre 1927 avveniva il trasferimento del Museo. Nel 1928, la ricorrenza del IV centenario della riforma cappuccina creò condizioni ancor piu favorevoli per la fondazione dell'auspicato centro di ricerca. Nello stesso anno videro la luce tre pubblicazioni, le quali facevano fede come nel– l'Ordine vi fossero uomini preparati per una seria ricerca storica: 6 Cf. Anal. cit. 46 (1930) 307s. 5

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