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degli studi 2 • A cominciare dal 1889, ai religiosi fu consentito l'ac– cesso alle Università per conseguirvi i gradi accademici. La fonda– zione, nel 1908, del Collegio Internazionale S. Lorenzo da Brindisi a Roma rese possibile la frequenza dei giovani di tutte le province all'Università Gregoriana, per la formazione di lettori o professori qualificati nel campo delle scienze ecclesiastiche. Per quanto riguarda piu concretamente gli studi storici, una particolare spinta venne dalla stessa curia generale, in cui, accanto al p. Andermatt, biografo di san Francesco, vi erano due fervidi cultori della storiografia francescano-cappuccina: l'archivista gene– rale Edoardo d'Alençon, vero pioniere della nostra moderna storio– grafia, e il definitore generale Ludovico Antonio da Porrentruy, in– stancabile raccoglitore di notizie di storia e d'arte francescana. Erano i tempi caldi della riscoperta della storiografia critica francescana, la cui punta piu acuta, la cosiddetta « questione fran– cescana», impegnava grandi nomi del mondo cattolico e non cat– tolico europeo, provocando anche nell'Ordine cappuccino una fio– ritura di iniziative storiografiche. Nel 1899 apparve a Parigi la rivista Etudes Franciscaines, seguita, nel 1907, a Barcellona, da Estudios Franciscanos. Successivamente appaiono, nel 1914, Neerlan– dia Franciscana nel Belgio e, nel 1917, Franciscaans Leven in Olanda. Intorno a queste riviste, alle quali nel 1926 si aggiunse L'Italia Fran– cescana di Roma, si era formato un folto gruppo di storici e di ricercatori, i cui contributi - articoli e pubblicazione di documenti di carattere generale, nazionale o locale - fornivano un materiale copioso e scelto per la preparazione di una storia generale dell'Or– dine, prevista dal ministro generale quando, il 24 aprile 1885, esor– tava gli studiosi delle singole province di scrivere storie locali o pro– vinciali e anche saggi di storia generale 3 • Lo stesso generale, il 12 marzo 1904, predisponeva la compilazione d'una storia missio– naria da parte delle rispettive province 4, e, il 15 dicembre dello stesso anno, raccomandava che in ogni provincia un religioso idoneo fosse incaricato di scriverne la storia o gli annali secondo norme precise di critica storica che venivano allegate 5 • Tutto ciò in vista di una storia critica dell'Ordine, da pubblicare - si augurava - nel 2 Sugli studi storici nell'Ordine nell'epoca moderna cf. Melchior de Pobladura, Historia generalis Ordinis Fratrum Minorwn Capuccinorum. Pars tertia (1761-1940), Roma 1951, 329-382; S. Gieben, L'historiographie capucine, aujourd'hui et demain, in Coli. Frane. 48 (1978) 435.449 (versione italiana: La storiografia cappuccina, oggi e domani, in Le origini della riforma cappuccina. Atti del convegno di studi storici, Camerino 18-21 settembre 1978, Ancona 1979, 321-3-10). ' Cf. Anal. cit. 1 (1885) 172. • Cf. Anal. cit. 20 (1904) 106-109. 5 Cf. Anal. cit. 21 (1905) 15s, 53-57, 120-123, 177-181, 210-215, 313-317, 332-337. 4

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