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degli scrittori francescani raccolte dal p. Ugolino Lemay, il quale, nel 1934, aveva visitato il nostro Collegio di Assisi per informarsi circa il suo metodo bibliografico. Dopo che l'edizione di una Bibliotheca scriptorum è stata giu– dicata troppo impegnativa ed onerosa, lo schedario, sempre in aumento, seguita ad essere fruttuosamente consultato dai soci del– l'Istituto e da altri studiosi che si occupano degli scrittori cappuccini. Biblioteca, Museo Francescano, Archivio generale Già prima dell'erezione canonica del Collegio di Assisi, la curia generale aveva provvisto a dotarlo di due sussidi essenziali per la ricerca e il lavoro: una biblioteca francescana e il Museo France– scano. Formavano la biblioteca collezioni e singole opere, alcune delle quali reperite presso antiquariati, fondamentali nel campo delle scienze ecclesiastiche e storiche. Accresciuta continuamente con rivi– ste e libri di tema francescano inviati per recensione, raggiunse i 12.000 volumi. Con il trasferimento del Collegio a Roma, la biblioteca fu incorporata a quella del Collegio Internazionale (dal 1974, Bi– blioteca Centrale dell'Ordine}, mentre circa 3.000 volumi restavano per l'uso immediato dell'Istituto in una particolare biblioteca di consultazione. La Biblioteca Centrale, con i sui 125.000 volumi, costituisce un preziosissimo aiuto per l'Istituto, che a sua volta contribuisce al suo accrescimento con oltre 300 volumi annualmente recensiti o inviati in omaggio e un centinaio di riviste scientifiche ricevute in cambio con Collectanea Franciscana. Il Museo Francescano, iniziato a Marsiglia negli anni 1882-85, tra– sferito a Roma nel 1912 in seguito alla persecuzione contro gli Ordini religiosi in Francia e inaugurato nei locali della curia gene– rale nel 1919, fu sistemato in Assisi negli anni 1927-28 e aperto al pubblico il 29 novembre 1928. Con esso si volle mettere a disposi– zione dell'erigendo Collegio un'eccezionale documentazione sull'arte francescana. Il Museo segui l'Istituto nella sua sede romana soltanto nel 1953, e fu sistemato con molto gusto in 33 sale, con propria porta d'ingresso su via Romagna. L'inaugurazione ebbe luogo il 22 dicembre 1955 29 • Nel 1968, altro trasloco, insieme all'Istituto, nella nuova sede al Grande Raccordo Anulare, dove dispone di ampi locali appositamente costruiti. La nuova sistemazione in 40 sale fu curata dal cappuccino olandese p. Gerlach, chiamato apposita– mente a Roma, a tre riprese, negli anni 1968, 1969 e 1971. 29 Cf. Anal. cit. 72 (1956) 28-31. 26
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