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Gagnan, della provincia del Canada orientale, nato nel 1940, pro– fessore all'Università St-Paul di Ottawa; mori prematuramente a Montréal il 24 giugno 1980. Il 1° gennaio 1978 fu nominato presidente il p. Isidoro, e il 5, vicepresidente - nuova carica nell'Istituto - il p. Camillo. L'll gen– naio riparti per la sua provincia fra Bruno, che a distanza di pochi mesi fu nominato definitore provinciale; l'ufficio di amministratore fu assunto da fra Martiniano Njarakal, della provincia di Kerala (India), nato nel 1941 ed entrato a far parte dell'Istituto il 15 set– tembre 1977. L'll marzo 1979 vi sarà l'ultimo arrivo, quello del p. Germano Zamora, della provincia di Castiglia, di anni 46, lau– reato in filosofia presso l'Università Gregoriana. Con la morte del p. Domenico e la partenza, il 19 settembre 1980, del p. Antonino, il numero dei soci dell'Istituto scenderà a nove, dei quali quattro vantano una permanenza in esso veramente rilevante: 28 anni, i pp. Isidoro, Mariano e Servus, e 25 il p. Ottaviano. Per quasi un trentennio, essi hanno assicurato la tradizione scientifica e la tecnica dell'Istituto. Ci siamo limitati piuttosto a registrare gli arrivi e le partenze dei 63 soci (compresi i fratelli) dell'Istituto nei primi suoi 50 anni. Il lavoro in esso compiuto, a cui si accennerà brevemente in seguito, è stato il frutto dell'impegno di tutti questi confratelli, che, non senza sacrificio personale e delle rispettive province, hanno messo a disposizione della fraternità generale dell'Ordine capacità ed ener– gie negli anni migliori della loro vita. III - L'OPERA Le finalità dell'Istituto furono ben definite fin dall'inizio. Esso doveva curare: la pubblicazione di una rivista scientifica e di una o piu serie di edizioni, la raccolta e la catalogazione di documenti riguardanti l'Ordine e delle opere scritte dai cappuccini. Strutture e sezioni di lavoro - dopo un primo, positivo esperimento - furono recepite nel regolamento del 29 dicembre 1933 e successivamente meglio determinate nelle ordinazioni del 7 gennaio 1941 24 • Il lavoro mano a mano compiuto incontrò sempre il gradimento dei superiori maggiori, che, dovutamente informati per mezzo di relazioni an– nuali, furono ognora larghi di incoraggiamenti e di mezzi materiali 25 • 21 Si vedano in Anal. cit. 57 (1941) 28-33. 25 Lettera del p . Donato da Welle (29.1.1940) in occasione del decennale della rivista, in Coli. Frane. 11 (1941) Ss; lettera del p . Benigno da S. Ilario Milanese (14.11.1955), nel 20
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