BCCCAP00000000000000000000565

un potenziamento del lavoro, con nuovi arrivi. Già nel mese di marzo antecedente, il presidente dell'Istituto insistette presso il ministro generale perché venissero cooptati almeno quattro nuovi membri, possibilmente giovani, i quali assicurassero una stabile permanenza: uno per le dottrine francescane scolastiche; un altro per gli studi su san Francesco; un terzo per la missionologia e il quarto per il Museo Francescano, di cui era in programma il trasferimento da Assisi. Questa volta le province furono generose nel venire incontro ai desideri e agli urgenti bisogni dell'Istituto Storico dell'Ordine. Si verificò cosi, nel 1953, ciò che mai era accaduto prima: l'arrivo quasi contemporaneo di cinque nuovi soci. Infatti, il 18 maggio veniva destinato all'Istituto, benché « ad biennium », il p. Domenico Unger da Herndon, della provincia di Pennsylvania, nato nel 1907, laureato in teologia presso l'Università Gregoriana e specialista in mariologia e dottrine scolastiche. Il 31 dello stesso mese arrivava il p. Isidoro Agudo da Villapadierna, della provincia di Castiglia, nato nel 1919, laureato in storia eccle– siastica presso la stessa Università Gregoriana; avrà, tra l'altro, la sezione missionaria della rivista e della bibliografia francescana. Il 10 ottobre giunse il p. Mariano D'Alatri, della provincia romana, nato nel 1920, che aveva conseguito la laurea in storia ecclesiastica presso la medesima Università nel 1950 con la tesi L'inquisizione francescana nell'Italia centrale nel secolo XIII 19 ; a lui saranno affi– date le sezioni di san Francesco, della storia nazionale d'Italia, di santa Chiara e del II Ordine. Il 18 dicembre arrivò il p. Servus Gieben da St. Anthonis, della provincia di Olanda, di 29 anni, appena laureato in filosofia presso la Gregoriana con una tesi sulla metafi– sica della luce in Roberto Grosseteste. Per la sistemazione del Museo nella nuova sede romana a via Romagna era arrivato il 1° ottobre il p. Benedetto da Villefranche, della provincia di Lione, giovane di 29 anni pieno di iniziative e di gusto artistico, il quale però, a sistemazione quasi ultimata, tornò in provincia il 12 aprile 1954. Dopo l'arrivo di questi nuovi soci, il p. Bonaventura da Mehr, malandato in salute, decise di eseguire l'obbedienza ottenuta il 13 novembre 1954, partendo per la provincia il 26 maggio 1955; tornerà a Roma come archivi.sta generale (1956-70), e morirà a Karlsruhe il 13 febbraio 1975 20 • La direzione della rivista e della bibliografia francescana era stata affidata, il 13 novembre 1954, al p. Isidoro, che la tenne fino al 1966. Il 18 luglio 1955, compiuto il biennio, tornò nella sua provincia il p. Domenico Unger. 19 Pubblicata in Coli. Frane. 22 (1952) 225-250, 23 (1953) 51-165, 2 ° Cf. O. Schrnucki, In memoriam. Pater Bonaventura Diekers de Mehr (1908-1975), in Coli. Frane. 45 (1975) 333-345. 16

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz