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VICISITUDES DE LA NUEVA ORDEN 99 Desde su llegada .se dedicaron con caridad y abnega– ción al cuidado de los ,enfermos allí internados. Pronto se granjearon· la simpatía del pueblo romano que los admi– rará y los defenderá siempre (1). B. - Los REFORMADOS CALABRESES. 4. - La actividad que desplegó en Roma el P. Ludo– vico estaba dirigida a divulgar y consolidar la Reforma. A1lí vino a buscarle un cierto Padre Bernardino Molizzi de Reggio Calabria, de los Observantes Reformados, quien venía con el propósito de solicitar de él la admisión entre los Capuchinos, para un grupo de religiosos calabreses. No es fácil determinar cuál haya sido la génesis y pro– pósitos de ese movimiento de Reforma en Calabria. (1) "I nuovi arrivati trovarono cosi una buona accoglienza nel- 1' ospedale ed ottennero la Chiesetta della Madonnina dei Miracoli, poco distante di S. Giacomo, oltre una piccola casa accanto, per abitazione". Erano i primi Cappuccini. L' Ospedale offrí loro un largo campo di attivitá, nella scia ancor fresca del Divino Amore. Essi cominciarono a versare "la serenitá e la dokezza dello spirito serafico tra i derelitti piagati". II bisogno non mancava. Alle lamentele del Carafa il cronista dei Cappuccini aggiunge che, sía per l' incuria di chi presiedeva, come per il cattivo governo e la mancanza di elemosine, ora a mala pena si trovara chi volesse servire gli ammalati. Sicché i Cappuccini si assunsero con animo lieto ogni ufficio, della pulizia della casa all' assistenza spirituale degli infermi. Erano essi che nettava:no le piaghe, prepa– ravano i farmachi, li somministravano, senza hadare a nausea od a fatica; e siccome non si poteva piú resistere al fetore di quei locali, cominciarono a bruciare sostanze odorose, a spargere sul pavimento fiori ed erbe che profumavano tutta la casa. Erano gentili industrie suggerite dalla caritá, ed il popolo, in quo– tidiano contatto con gli ammalati cominció qui a comprendere lo spi- rito dei nuovi frati e ad amarli". " ("Gli Ospedali degli Inc'11rabili'' P. Cassiano de Langasco O.F.M. Cap., pág. 181),

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