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- 23 - n Mabita in Patriarchali .Basilica Assisien– si S. F'rancisci, occasione Suae piae pe– regdnationis, ad implorandam inter– cessionem Seraphici P. N. F.rancisci pro felici exit,n Concilii Oecumenici Vaticani I I (*). Venerabili Fratelli, diletti figli. Due nomi luminosi segnano il punto di arrivo ad Assisi e il centro ideale di questa citta: alla soglia Santa Maria degli Angeli; al vertice il colle del Para– diso, risonante del nome di Francesco. Oh! Franciscus pauper et humilis, caelum dives ingreditur ! Questo intreccio soave di celesti splendori basta ad esprimere subito la tenerezza di cui son r:.boccanti i cuori. Stamane la Madre di Gesu e nostra Ci ha accolto benigna nel suo santuario di Loreto. La si commemora il mistero della Incarnazione, che al primo tocco della campana dell' Angelus Domini sol– leva un'onda di commozione in tutto il mondo. Sulle porte di Assisi sta, dunque, non soltanto la raffigurazione degli spiriti beatissimi, che sono sempre al cospetto della Trinita Augusta e fanno corona alla Madre di Dio, ma anche di tutti gli altri, che la bonta misericordiosa del Signore ha deputati alla nostra cu– stodia, e alla protezione dei passi di cia– scun uomo e di ciascuna pagina della storia umana. Oh, Maria, regina Angelorum! Di qua, tu ci mostri la via del Paradiso, che questo colle raffigura mirabilmente; ed accendi il comune entusiasmo per la celebrazione del Concilio Ecumenico, che vuol essere una vera e grande festa del cielo e della terra; degli angeli, dei (')) Die 4 octobris 1962. - AAS 5409621 728-731. - AOFJVIC 78(1962) 307-309. santi e degli uomini: ad onore tuo e del tuo castissimo sposo San Giuseppe, ad onore di San Francesco e di tutti i San– ti; e a lode e a trionfo, nelle anime e nei popoli, del Nome e del Regno di Gesu Cristo, redentore e maestro del genere umano. E' San Francesco che ha compen– diato in una sola parola il ben vivere, insegnandoci come dobbiamo valutare gli avvenimenti, come metterci in co– municazione con Dio e con i nostri si– mili. Questa parola da il nome a questo colle che incorona il sepolcro glorioso del Poverello: - Paradiso, Paradiso! Paracliso, Paradiso! Venerabili Fratelli, díletti figli: ri– chiamo e pregustamento di Paradiso sulla terra e la dignita e santita della vita. Innanzitutto questo conta, questo ha valore assoluto: conoscere Dio, seguirne i precetti; accogliere i frutti della re– denzione; e camminare, camminare in iustitia et sanctitate coram ipso, om– nibus diebus nostris (1). Su questa e non altra base si innalza l'edificio della civilta; da questa vera grandezza della virtu praticata e della santita desiderata con ardore, l'uomo e in grado di usare rettamente del dono della liberta, fino a realizzare la giu– stizia, fino a preservare e a costruire la pace. Da questa altezza di pregustamento di Paradiso la vita conserva vibrazioni di giovinezza e prende accento di vit– toria. Il possesso di Dio fu dapprima il so– gno, poi la meta di Francesco d'Assisi. Da giovanetto egli aveva tutto, ma nien– te gli bastava. Valle darsi al Signore, per possedere Dio quanto piu intensa– mente possibile; e per arrivare a tanto, (1) Cfr Luc. 1, 75.
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