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5 0 Cap.o 60 Cap.v 40 Gen. le 7o Cap.o (8) CATALOGO DEI XV O XVI PRI:'.III GENERALI J\IIN. CAP. 75 Nel 1541 fu cellebrato il Capitolo Generale da questo Ambitioso f. Ber– nardino da Scien a, chi amato lochino, et se-pe tanto bene far hipocrito (1) che dai buoni et semplici frati Capu llini fu di novo confirrnato in loro GenernJe. Ma nou puoté andar molto iu longo, cbè fu sforzato dimostrare il t osico che t eneva nel core della maler1etta Heresia che bayeva portata nella Relig ione, non inparata fra di noi. 'ralché, esse ndo dimandato à Roma dal Papa nel prin– cipio del secondo arrno di questo secondo trienio, dubitando che non fusse statto scoperto il suo maledetto veleno, si pa r ti non solamente dalla Religione, ma arrcora dalla S. Chiesa, et a ndò iu Genevra. Cmia molto lacrimosa fu per noi la sua pa rtita, perché, sicome per avanti si h aveva dato honore, bora f n ridata i, tale la povera nostra Congregatione ch e apena et con fatica ritro[va]vano p ane da vivere perché tutti si tenevano per h eretici, dilcbé (sic) molti erano con.. stretti à partirsi et audare in altre Religioni. Et non solamente li bomeni di fora, ma il pap:, si teneva bdi, pero si era risoluto di annullarla del t u tto; IJ1a Dio che l'h aveva piantata, la volse ancora agiutare, ché fn conosciuta la sua innocentia. Il Card inale protectore (2), die(le li sigilli al R. P. f. Francesco da l ese, et lo ordenò Comisario dell a Religione con ordine ch e nella seq n ente festa delb Pentecoste dovesse congregare il capitolo. Volse il card inale che fuHse Comessa rio questo Parlr€1, a ncorch é fusse primo definitore il P. f. Ber- 1rnrdino Asti, qual doveva essere (3). 4. - Nel 15,13 questo R. P. f'r. Francesco Comessario cellebrò il C:q1it.olo nella festa della Pentecoste sequente, et fu lui ell etto in Vicitrio Generale C<'fl grnnde contento de tutti (f. 81.1.v). Questo ern mol to zelante della Regola et a uste l'o, molto letterato et fra zocolanti era fatto predicatore Apostolico. Andava questo padre conti nuame nte visitando, et si trateneva qualche gio rno nelli monasteri, ogni giorno facendoli se rmoni , essortandoli alla perseveranza et patientia n ella vocatione nostra; et fu questo il suo agiuto che diede questo Padre co n il smo esempio et regimento (?), che q nasi dopo Dio tratene in piede la nostra Cong regatione che stava per cadere. Nel 15,16 questo R. P. f. Francesco lesi celebrò il Capitolo Generale, et fu elletto il sopra detto R. P. f. Bernardino Asti che era an cora slatto avanti il Sciena. Questo s. homo nel seco lo fn illustre, ché fu figliolo d'un sig nore d'::in Castello (4), et pin de dodeci volte frn zoccolanti haveva letto tutto Scotto; ma piu illustre fn nella R eligione, ché fra ile noi in viti, sua fu illustrato de (1) Il giudizio cosi poco favorevole sulla co ndotta di Bernardino Ochino è del tutto co nforme alla narrazione di P. Mario (cf. op. cit. , p. BG8 sq.), il quale si sforza a più non posso di provare che era stato imbevuto dall'eresia prima ancora di farsi cappuccino; mentre P . Bernardino da Colpetrazzo (ms. di Roma, t. I, p. 514 sq.; t. II, p. 1367 sq.) vuole ad ogni costo scusarlo di questo misfatto d'ipocrisia. (2) Rodolfo Pio Leonelli. Cf. 11nal. Ord. ilfin. Cap., 1896, t. XII, p. 320. (B) Come difatti ordinavano le Costituzioni del 15BG. Cf. Libei· Memoi·ialis, p. 398, n. 105. (4) "Nacque (Bernardino d'Asti) di parenti nobilissimi , de' beni temporali abondantissimi, padroni di un castello chiamato Eringo "· BERNARDINO DA CoLPE– TitAZzo, Cronica, m s. di Roma, t. II, p. 799. " Questo al secolo fu signore di Castella d'un feudo chiamato Rinco, della famiglia de Paly, nobilissimi Asteggiaui "· Cf. FRANC. ZAVERIO, 0.M.CAP., I Cappuccini Genovesi, t. IV, p. B2, Genova, 1929; GIUSEPPE M. DA MONTE ROTONDO, O. M. CAP., Gl'ini~i dell'Ordine cappuccino e della Provincia Uomana, p. 65 sq., Roma, 1910.

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