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(4) CATALOGO DEI XV O XVI PRIMI GENERALI MIN. CAP. 71 come l'uso delle maiuscole e minuscole sono completamente arbitrari. Perciò nell 'edizione che stiamo per fare, a fin di rendere più intelligi– bile il testo, ci serviremo della punteggiattura moderna, conservando però la grafia antica e le note marginali del codice. Come appare dal titolo stesso del Catalogo, l'autore voleva compi– lare una lista completa dei Superiori Generali fin allora vissuti. Or· bene, come si vedrà, l'ultimo è il napoletano Girolamo da Sorbo eletto nel c::i.pitolo della P entecoste dell'anno 1596. Quindi possiamo ben con– cludern che il Catalogo fu composto tra il 1596 e il 1599, anno in cui ebbe luogo l'elezione di Girolamo da Castelferretti, del quale non se ne parla affatto. Dovendo ora brevemente riferirci alle fonti storiche delle notizie quivi raccolte, diciamo subito che, essendo l'autore contemporaneo ai fatti' narrati, le ha potuto benissimo attingere dalla propria esperienza ed osservazione. Tuttavia non s'esclude a priori che le abbia raccolte da altri documenti scritti e anche stampati. Difatti sul finire del '500 s'incontravano già ahmni autori che di proposito ne parlavano. Primo di tutti il Minore Conventuale Pietro Riclolfi, nel libro secondo della sua poderosa opera sull'Ordine francescano, redasse il catalogo dei Ministri Generali delle diverse famiglie francescane vissuti fino al suo tempo (1) . La serie di quelli Cappuccini (f. 200v-201r) si stende sino al 1586 , vale a dire da P. Matteo da Bascio fino al P. Giacomo da Mer– cato Saraceno. Oltre i vari errori cronologici, accuratamente corretti dal P. Edoardo d' Alençon (2), il Ridolfi omette la seconda elezione di Bernar– dino d'Asti, il nome di Eusebio cl' Ancona, e di più mette il generalato di Vinc,enzo da Monte dell'Olmo (Pàusula-Corridonia) prima di quello di Mario da Mercato Saraceno. Dal confronto tra questi due cataloghi non solo non se ne scopre alcuna mutua dipendenza, ma occorre do– mandarsi se veramente il nostro autore conobbe quello del Ridolfi, tanto ci semhrano discordanti le notizie riferite dai due autori! Alcuni anni più tardi, e precisamente nel 1592-1593, lo storico del– l'Ordine, P. Bernardino da Colpetrazzo, n ell'ultima redazione della s ua Ci·onaca (3), passava in rassegna tutti i Superiori Generali dei Cappuc– cini dal P. Ma tteo da Bascio fino al P. Silvestro da Monte Leone. (1) Cf. Historiarum sera71hicae religionis libri tres, f. 176v-200v, Venetiis, 1586. (2) De primo1·diis Ordinis nostri ac de p1·imis vicariis generalibus in ~ Risto– r ia seraphicae i-eligionis , Rodulphii 1'ossinianensis, in Anal. Ord. .Min. Cap., 1928, t. XLIV, p. 232-240. (3) Cronica ovvero Simplice et divota histo1·ia dell'o1·igine della Oangregatione de Frnti Capuec-inj, cioè quando, come et da chi hebbe il suo pi·incipio (ms. Arch. Gener. Oap., Roma, Arm. I , 10), t. II, p. 1360-1384. Riservandoci il parlare altrove delle diverse redazioni degli scritti del Uolpetrazzo, ci basti notare qui che il codice del archivio dei Cappuccini d'Assisi non contiene la rassegna dei Vicai"i Generali dell'Ordine dei Cappuccini né dei C,i,rdinali Protettori (cf. Liber .Memo– rialis, p. 134, Romae, HJ28), ma bensì "ttna brnve ricolletta di tutti i Generali dell'Ordine Minore, e delle cose più notabili che furono fatte al tempo di ciascuno, dall'anno 1206 insino alla Riforma de Zoccolanti " (f. lr-83v).

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