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338 ISIDORO DE VILLAPAD!ERNA Il proposito e il programma di questa prima pubblicazione periodica destinata ai terziari furono infatti così presentati: «Attrarre gli animi e le menti, e soprattutto i cuori, all'imitazione esemplare della vita e delle opere di S. Francesco d'Assisi», o in altre parole: «Far rivivere ai nostri tempi la memoria e lo spirito di S. Francesco». Ogni fascicolo quindicinale (nor– malmente di 32 pagine) conteneva le seguenti sezioni fisse: la conferenza spirituale mensile sulla regola, agiografia francescana, articoli vari di asce– tica cristiana, spiegazione della regola, corrispondenza e notizie delle mis– sioni cappuccine, biografie di religiosi francescani e di terziari illustri per la santità, dottrina e apostolato, cronaca religiosa, francescana e delle con– gregazioni terziarie, necrologie di tutte le famiglie francescane specialmen– te dei terziari. Piu avanti verrà aggiunta, al primo posto, la rubrica «La pa– rola del papa», veri atti del pontificato di Leone XIII, tanto benemerito del Terz'Ordine. E troveranno anche posto, a piu puntate, racconti storici, novelle e romanzi d'appendice, edificanti e moralizzanti, moda della stam– pa del tempo, adottata, perfino dalla serissima Civiltà cattolica dei gesuiti. Nell'ultima pagina dei fascicoli appariva l'elenco delle offerte ricevute per il Denaro o l'Obolo di S. Pietro, e per altre eventuali intenzioni. Onorata di brevi di benedizione e d'incoraggiamento di Pio IX e di Leo– ne XIII 5 , la rivista, anche con il cambio successivo di direttori e di redat– tori, mantenne immutata la sua identità di periodico religioso, sussidio ric– chissimo per la formazione e l'informazione francescana dei terziari. Gli articoli, anonimi ma di ottime penne, erano di un livello letterario decoroso e semplice, come conveniva a un periodico istruttivo e divulgativo destina– to alle famiglie dei terziari e di altri fedeli interessati al movimento ecclesia– le e francescano. Gli Annali francescani servivano anche di collegamento tra le numero– se fraternità o congregazioni terziarie affiancate ai conventi e alle parroc– chie, anche di campagna, e fornivano un uniforme strumento di lavoro nel– la formazione e nel regime delle fraternità, anche di quelle che difettavano abitualmente di direttori e che adoperavano la rivista come guida nelle adu- 5 Breve di Pio IX del 3 novembre 1875 al provinciale di Lombardia e ai redattori degli Annali, ibid. 6 (1875) 506 (commento 507-509); breve di Leone XIII del 19 febbraio 1886 al direttore, ibid. 17 (1886) 161-164. Segnaliamo questo passo del breve di Pio IX: «Noi pure nutriamo la medesima speranza che voi conforta, dover avvenire che la propagazione di que– sta salutare istituzione [il Terz'Ordine] abbia moltissimo a riparare quei mali da cui viene op– pressa l'umana società». Sull'azione di Pio IX e di Leone XIII in favore del Terz'Ordine, si vedano, in questo stesso volume, le relazioni di A. Matanié e di A. Morichetti.

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