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LA DOCUMENTAZIONE PONTIFICIA 163 zione pontificia; 2) Costituzioni e ordinazioni; 3) «Monumenta historica Ordinis Minorum Capucoinorum». Ci 1 1imit<iamo in que– sta sede alla sola sezione prima, la più importante e non tutta ancora edita *. Di questi primi dodici anni della I'iforma cappucoina 11' Archi– vio generale conserva, nella serie QA 220-221, 14 documenti pontifici in pergamena, nell'originale o in transunto autentico, dei quali il Bullarium Ordinis ne ha riprodotto soltanto 10, lasciando da pante gli altri perché non attinenti direttamente al nostro Ordine. Nel Regestum Bullarii del p. Pio da Langogne (Roma 1892) sono recensiti 23 documenti, dei quali 7 non rriguar– dano la riforma. Nella serie BA 220-221 vi sono copie moderne di alt11i 9 documenti, non inclusi nel Regestum citato; copie eseguite a cura del p. Edoardo d'Mençon sui registri dell'Archi– vio Segreto Vaticano. I documenti pontifici riguardanti i primi 12 anni della nostra riforma sono perciò 25. Ne passiamo in rassegna i principali, con qualche chiarifica21ione storica. H primo documento - non I1iprodotto nel Bullarium, ma che -lo avrebbe aperto in modo umile, sincero e fors'anche pateti– co - è il breve Cum nuper de11'8 marzo 1526 (BA 220-221, n. 236a), con il quale Matteo da Basoio, Ludovico e Raffaele da Fossom– brone sono dichiarati apostati e da catturare. Com'è noto, i tre osservanti fuggitivi, per sottrarsi alla scomunica e aMa cattura, si rivolsero, dietro consiglio del b. Paolo Giustiniani, alla S. Penitenzi 1 eria al fine di ottenere la facoltà «extra claustra manen– di». Tra ,i formulari della Penitenzi,eria ve n'era uno a favore dei religiosi che, per motivi di coscienza, non potevano oontmua– re a V1ivere sotto l'obbedienza dei loro supeI'iori; talli re1igiosi potevano chiedere e ottenere il permesso di condurre vita eremi– tica. E così, con il breve (o rescritto) Ex parte vestra del 18 maggio 1526 (QA 220, n. 238), il penitenziere maggiore 1 cardinale Lorenzo Pucci, accogliendo la supplica dei tre proto11iformatori concedeva loro piena e 1ibera facoltà per condurre vita eremiti– ca «Superiorum vestrorum licentia petita, licet non obtenta, ha– bitu vestro semper retento ... et Regula, in quantum humana patitur fragi:lrtas, servata ...». Il breve, tassato 18 tornesi, ne costò al povero fra Ludovico, o al suo amico spirituale, soltanto 5. * L'originale di questa comunicazione è stato pubblicato integralmen– te, in spagnolo, nella rivista Collectanea Franciscana 48 (1978) 413-433.
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