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168 ISIDORO DA VILLAPADIERNA guita, fu necessario che, con altri due brevi, il papa Clemente VII tornasse a vietare ai cappuccini di ricevere gli osservanti. Infatti con ;il breve Pastoralis officii del 15 aprile 1534 (BA 220, n. 249a), il papa ordinava agli osservanti passati ai cappuccini di ritornare entro 15 giorni ai conventi dell'Osservanza. Si do– vrebbe a questo breve il celebre episodio - da 11idimensfonare, però - dei cappuccini disposti ad usoire da Roma in processio– ne H 25 aprile. Ma il bveve fu subito revocato e sostituito da un altro, Cum sicut accepimus (BA 220, n. 249), di data non meglio precisata, con il quale si diffidava ancora una volta a fra Ludovi– co da Fossombrone di ricevePe osservanti e nuovi Juoghi senza una licenza speciale della S. Sede. Ma il passaggio ai cappuccini continuava, ,e Paolo III, ,tra il 18 dicembre 1534 e il 14 agosto 1535, dovette tornare a ribadire per tre volte la stessa proibizio– ne (QA e BA 221, n. 250 e 251; BA 221, n. 254). A questo punto ci si può chiedere una spiegazione su que– sto palese inadempimento degli ordini pontifici, soprattutto da parte dei cappuccini in pieno fervore di riforma essenzialmente spirituale. La ragione potrebbe essere un motivo di coscienza, in quanto che nessuno si sent,iva obbligato a rinunciare a una vita più perfetta; inoltre non era mai sita:ta abrogata esplicita– mente la comunicazione ai privilegi dei camaldolesi, concessa «aeque principaliter» dalla bolla Religionis zelus. Per di più, nella curia romana vi erano dei potenti difensori dei cappuccini e degli osservanti, e in conseguenza queste due forze antagonisti– che annullavano in pratica le disposizioni papali. Fu proprio :il papa che mise fine a questo eterno litigio. Per rimuovere la causa delle fughe verso i cappuccini, Paolo III, con il breve Dudum postquam del 29 agosto 1535 (QA 221, n. 255), ordinò ai superiori dell'Osservanza l'erezione, entro due mesi, di case riformate nelle province: ,in caso contrario, sareb– be stata revocata ai cappuccini la proibizione di dcevere gli osservanti. Sembra che il breve avesse qualche effetto, poiché il 23 dicembre la commissione cardinalizJia incaricata di questo affare con uno strumento intimatorio (BA 221, n. 256) rinnova– va la proibizione ai cappuccini di ricevere gli osservanti, «pen– dente apud S. Sedem lite». Per quanto viguarda ,le vicissitudini interne dell'Ordine cap– puccino, troviamo che, con il breve Cum sicut nobis del 29 aprile 1536 (QA e BA 221, n. 257), Paolo III conferma l'elezione
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