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L'Osservanza francescana, cioè la futura grande famiglia degli Osservanti, appare in Spagna verso il 141 non per influsso esterno, ma come evoluzione di un movimento di riforma ' indigeno ', sorto alcuni decenni prima e frazionato in vari gruppi autonomi. Con questi camminerà parallela– mente, non senza conflitti, durante il secolo XV finché riu– scirà ad assorbirli e quasi ad annientare la famiglia dei Conventuali. Bisogna tener presente questo fatto per capire l'intricata storia del francescanesimo riformato e riformatore in Spagna, il cui panorama tratteggeremo succintamente. Fatta eccezione per la provincia minoritica di Aragona, do– ve era stato sempre forte l'influsso spirituale e culturale della Francia meridionale, e anche dell'Italia, le altre due province - S. Giacomo di Compostella e Castiglia - erano rimaste immuni dalla penetrazione degli Spirituali e dei fraticelli. Nonostante questa assenza di antecedenti riformistici o pseu– do-riformistici, nell'ultimo decennio del secolo XIV, e quasi all'improvviso, anche in queste province appare un movimen– to di riforma, caratterizzato dalla fondazione di romitori, cioè piccoli e poveri conventi situati in luoghi solitari o in villag– gi, per l'osservanza letterale della regola e per l'imitazione della primitiva forma di vita di san Francesco, cioè della sua evangelica vissuta nella Porziuncola. Questo movimento eremitico ebbe inizio nella provincia di S. Giacomo con tre frati guidati da Gonzalo Marino, i

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