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L'OSSERVANZA IN SPAGNA 285 Villacreciani - e di tutti i gruppi autonomi di romitori - dal ministro generale e dal ministro provinciale dei Claustrali. E non si trattava di una finzione giuridica, perché rimaneva necessaria e insostituibile la conferma dei superiori locali o dei custodi e vicari da parte dai superiori dell'ordine, vale a dire dei Conventuali, che, tra l'altro, avevano il diritto di visitare personalmente le case riformate. La diffidenza di Villacreces verso gli Osservanti e l'e– spressa proibizione ai suoi di avere qualsiasi relazione con loro, erano dovute alla sua preoccupazione di conservare l'unità dell'ordine francescano, e insieme di salvaguardare l'osservanza dei riti e costumi da tanto amati. L'austeris– simo, incredibile regime di vita degli eremitori villacreciani, con la clausura invalicabile, il perpetuo silenzio, il lavoro manuale e tanti esercizi quotidiani di penitenza, scandalizza– vano gli Osservanti, al punto di accusare i Villacreciani, pres– so le autorità civili, e perfino presso il papa, di austerità estreme e pazzesche, d'interpretazioni arbitrarie e false della Regola, di disprezzo per lo studio ed altro. Al contrario, il tenore di vita degli Osservanti, anche se austero e povero, era più equilibrato. Essi prediligevano i conventi grandi e comodi dei conventuali, tolti ad essi con la e poi riformati. Rinunciavano però alle rendite e a qualsiasi fonte stabrle di entrate, abolivano i titoli e i privi– legi dei lettori e dei maestri e instauravano uno studio moderato delle scienze sacre, specialmente in funzione della predicazione. Gli Osservanti, come abbiamo detto, riuscirono a incor– porare i romitori autonomi nel loro sistema di vita, ma forse in alcuni casi dovettero tollerare, a denti stretti, certi loro usi e costumi, così come tollerarono la custodia di stretta osservanza Angeli, fondata nel 1484 da Giovanni La Puebla, sottomessa già inizialmente ad essi. Ma nel- l'Osservanza spagnola quella primitiva tendenza alla vita e– remitica non sarà soffocata. Infatti, 1496 inizia la rifor– ma degli scalzi, autentico ripristino della vita dei romitori