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284 ISIDORO DA VILLAPADIERNA A nostro avviso, si dovrebbe alla conoscenza e all'assidua meditazione delle fonti francescane se i frati più attenti e sensibili al divario esistente tra l'osservanza effettiva della povertà e quella che san Francesco insegnò e visse, s'infiam– marono nel desiderio di ritornare alla forma primitiva del– l'ordine, cioè al modo di vivere di san Francesco e dei suoi primi compagni. D'altronde, la storia dell'ordine ci ha inse– gnato, con tanti esempi, che l'eterna tentazione per la vita eremitica è parte dell'anima francescana e riemerge sempre all'inizio di ogni riforma, poi superata o ridimensionata dalla naturale evoluzione. Un altro punto da chiarire è l'atteggiamento ostile degli Osservanti spagnoli nei confronti dei diversi gruppi autono– mi di riforma. Non conosciamo gli statuti di questi gruppi e i dettagli della loro forma di vita. Da un documento papale del 1428 in favore dei romitori castigliani sappiamo che questi non volevano essere molestati da nessuno a motivo del loro tenore di vita: vivere « sub experientia paupertatis extremae, iuxta primaevam institutionem per b. Franciscum ac regulam et nonnam vivendi per illum traditam et serva– tam ». Conosciamo però tutto il corpo legislativo, e polemi– co, della custodia villacreciana di S. Maria dei Minori, così che raffrontandolo possiamo accennare brevemente alla riva– lità tra gli Osservanti propriamente detti e i Villacreciani. Anche se gli Osservanti volevano, come gli altri riforma– tori spagnoli, il ritorno al primitivo ideale di san Francesco e alla fedele osservanza della Regola, vi sono alcune differenze sostanziali nel modo di concepire e di attuare quel proclama– to ritorno. La prima differenza era il concetto dell'osservanza della Regola. Mentre i villacreciani si attenevano puramente e semplicemente alle parole della Regola e alla volontù e alle intenzioni di san Francesco, rigettando ogni glossa, spiegazione e dichiarazione papale che attenuassero quell'osservanza let– terale ed integrale, gli Osservanti avevano accettato le classi– che dichiarazioni pontificie. Un'altra differenza, giuridica se si vuole ma anche essenziale, consisteva nella dipendenza dei
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