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[279] 11 del ms. 1192 della Biblioteca dell'Università di Coimbra (23), alle quali va aggiunta la compilazione, non meglio identificata, in uso nei romitori della riforma villacreciana e nei conventi di Ca– stiglia, della quale parleremo in seguito. Com'è noto, queste com– pilazioni offrivano, oltre gli opuscoli di san Francesco (tutti o alcuni), i testi più o meno completi, ma diversamente disposti, dello Speculum perfectionis, degli Actus beati Francisci et socio– rum e di altre opere più o meno connesse con la primitiva tra– dizione francescana (24). La conoscenza e l'assidua meditazione di questi testi accen– deranno, nei frati meglio disposti e più sensibili alla contraddi– zione esistente tra l'osservanza attuale della povertà e quella che san Francesco insegnò e visse, il desiderio di ritornare alla forma primitiva dell'Ordine, cioè al modo di vivere seguito da san Fran– cesco e dai suoi discepoli più immediati. D'altra parte, i superiori maggiori della Comunità non solo non ostacolarono questo mo– vimento, ma vi diedero il loro appoggio, tanto più che gli stessi iniziatori, nelle loro petizioni ai papi, professavano di voler rima– nere sotto l'obbedienza del ministro generale o provinciale del– l'Ordine, cioè dei Conventuali, condizione, questa, costantemente ribadita nelle holle pontificie di fondazione dei romitori o di con– ferma della loro forma di vita. Così, l'unico accostamento storico tra gli eremiti spagnoli e gli Spirituali va individuato nel fatto che sia gli uni che gli altri hanno attinto alle medesime fonti scritte della prima tradizione francescana per la formulazione e rimodel– lamento del ritorno all'ideale primitivo. Fonti e modalità del ritorno al primitivo ideale Con la sola eccezione della riforma villacreciana, oltre le bolle di fondazione o di conferma, non conosciamo i regolamenti o costi– tuzioni dei singoli romitori o gruppi di essi. Dalle citazioni espli– cite o implicite degli scritti legislativi, polemici e spirituali di fra (23) Della seconda metà del secolo XIV o della prima del XV. Cf. Giuliano GASCA QuEIRAZZA, S.I., Una vita di san Francesco in castigliano antico, in Studi di lingua e letteratura spagnola, Torino 1965, 219-244; IDEM, La vita di san Francesco i11 castigliano antico. Problemi e ipotesi, in Coli. Frane. 43 (1973) 377-384. (24) Un altro esempio di queste compilazioni l'abbiamo nell'incunabolo El Floreto :le Sant Francisco (Siviglia 1492), di otigine osservante. Cf. Sophronius CLASEN, « El Floreto de Sant Francisco ». Collectionis hispanicae de S. Francisco eiusque sociis •1otitiarum analysis, in Coll. Frane. 35 ( 1965) 249-286; Legenda antiqua S. Francisci, 94s.
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