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10 [278] e l'anno seguente quella delle province di Castiglia e di S. Gia– como al provinciale di Aquitania fra Arnaldo di Sarrant - il compilatore della Chronica XXIV Ministrorum Generalium -, sostituito poi, nel 1374, con un certo fra Arnaldo di Campania, diverso, a quanto sembra, dall'omonimo di Sarrant. Conosciamo soltanto le ordinazioni fatte da questo Arnaldo di Campania per la provincia di S. Giacomo, promulgate nel 1375 (21); esse si riferiscono ad abusi di vario genere, non sol– tanto contro la povertà. Queste ordinazioni, anche se adatte per elevare il livello dell'osservanza delle costituzioni in vigore) non forniscono tuttavia elementi validi o determinanti per promuo– vere una riforma di fondo, come voleva essere quella del ritorno alla primitiva forma di vita francescana istaurata poi nei romi– tori. D'altra parte, la prima apparizione di questi ultimi (1392) si ebbe quindici anni dopo la visita, troppi perché si possa par– lare di un immediato influsso della medesima. Neppure lo smarrimento e gli inevitabili disagi morali ca– gionati dallo scisma forniscono una spiegazione, quasi che i frati più sensibili a questo scandalo della cristianità, ne trassero motivo per ritirarsi nella solitudine per attendere soltanto alla propria anima. Non vi sono infatti indizi di un tale disagio o crisi. I romi– tori sorgono indistintamente nell'ambito di diverse obbedienze, ma con le stesse caratteristiche: quelli della provincia di S. Gia– como sotto l'obbedienza romana, quelli delle province di Ara– gona e di Castiglia sotto l'obbedienza avignonese. Crediamo che una spiegazione la si possa ravvisare nel con– tatto diretto con le fonti scritte delle prime generazioni france– scane, reso agevole e a portata di tutti dalle compilazioni che, fin dalla prim::1 metà del secolo XIV, si moltiplicavano anche in Spagna, ad opera degli scriptoria degli incriminati conventi della Comunità. Di questa tradizione spagnola sono note le compila– zioni, in latino, I e II di Barcellona (22), e l'altra, in volgare, (21) Edite in Arch. Iber.-Amer. 7 (1917) 261-271; cf. Introd11cci611, 47-59. (22)Cf. Jacques CAMBELL, O.F.M., Glanes franciscaines. La première compilation de Barcelone (Barcelona, Biblioteca Central, cod. 645), in Arch. Iber.-Amer. 23 (1963) 65-91, 391-453; IDEM, Glanes franciscaines. La seconde compilation de Barcelone (Bar– cclona, Bibl. Centrai, cod. 665), ibid. 25 (1965) 223-298. La prima compilazione risale al secondo quarto del secolo XIV; la seconda, trascritta nel 1405 (o 1435?), sarebbe posteriore al 1367. Cf. Sophronius CLASEN, O.F.M., Legenda antiqua S. Francisci. [Jntersuchrmg iiber die 11<1chbonavc11t11rianischen Franziskusquellen ... , Leiden 1967, 52s; Kajetan ESSER Rémy 0LIGER, O.F.M., La tradition manuscrite des Opuscules de saint François d'Assise. Préliminaires de l'édition critique, Rome 1972, 23s.
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