BCCCAP00000000000000000000428
[289] 21 1460. Questa volta rinfacciavano ai Villacreciani soprattutto la loro ignoranza della Regola a causa delle arbitrarie interpretazioni di essa, il loro disprezzo per lo studio, ed altre originalità della vita villacreciana. Ancora una volta fra Lope rispose adeguata– mente (68). Ma poco dopo la sua morte (1463), gli Osservanti ebbero la meglio: nel 1466 i romitori della custodia di S. Maria dei Minori furono incorporati alla vicaria provinciale osservante di Castiglia. E non fu mantenuta la promessa di rispettare gli usi e le costumanze dei Villacreciani, ciò che, appena due anni dopo, cagionò la separazione. L'unione definitiva ebbe luogo soltanto nel 1471 (69). Scomparve così la riforma villacreciana, ma non il suo spirito né l'eterna tentazione francescana per la vita eremitica, che tro– viamo affiorare di nuovo nel 1487, anni in cui fra Giovanni de La Puebla e il suo discepolo prediletto fra Giovanni di Guadalupe inauguravano, in seno all'Osservanza, la riforma scalza, pren– dendo questa volta come modello di vita il romitorio delle Car– ceri. A questa famiglia o riforma degli Scalzi appartennero i due più grandi santi francescani della Spagna: san Pietro di Alcantara e san Pasquale Bail6n. (68) Segunda:s satisfacciones, ibid. 852-896; cl. 680s. (69) Introducci6n, 468-470.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz