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366 SANTI E SANTITÀ Cresciuto in un ambiente molto religioso, a 18 anni manifestò la vocazione per il sacerdozio, che il padre, benché sorpreso, non ostacolò. Nel vicino villaggio v'era una scuola in cui il parroco insegnava latino. Si era nel 1827, e l'anno seguente Pietro Fran– cesco, nel ricevere il sacramento della cresima, si senti chiamato non solo al sacerdozio ma anche all'Ordine cappuccino. Si licenziò dai suoi con queste parole: « Vado dove Dio mi chiama. Un giorno il mio villaggio avrà un suo santo ». Nell'indossare l'abito religioso, gli fu imposto il nome di Ste– fano da Adoain. In seguito un compagno di noviziato scriverà che il nuovo cappuccino era di robusta costituzione fisica, pelle bianca e capelli rossi, e « nel suo spirito aveva qualche cosa di Natanaele, per la sua innocenza e semplicità ». Lo stesso compagno dà quest'al– tra pennellata all'immagine di fra Stefano: « Questa notte ho so– gnato - cosi egli gli confidò - che uscivo da un bosco portando un negro sulle spalle per battezzarlo ». Dopo la professione, fra Stefano completò la sua formazione umanistica per poter affrontare lo studio della filosofia e teologia. Mentre vi attendeva nel convento di Vera del Bidasoa, vi fu l'effimera insurrezione rivoluzionaria di Espoz e Mina, ed egli, insieme agli altri frati, dovette abbandonare precipitosamente il chiostro, « per precauzione»: infatti, poterono tornare entro poche ore. Ordinato sacerdote a Pamplona il 22 dicembre 1832, nel marzo del 1837 ottenne la facoltà di confessare e predicare. Già prima, però, aveva dato prova del suo grande zelo per la salvezza delle anime impegnandosi nell'assistere i moribondi. E' celebre, a questo proposito, la conversione d'un giovane omicida condannato a morte e che si ostinava nell'impenitenza. Vista l'inu– tilità di tutti i mezzi ordinari, fra Stefano alla fine lo vinse col disciplinarsi a sangue dinanzi all'ostinato, mentre ripeteva: « Per– dono, o Signore, per un'anima che si perde». Con le teste dei santi sotto il braccio La notte del 5 agosto 1834, i 52 religiosi del convento cap– puccino di Pamplona uscirono segretamente dalla città, dominata
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