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STEFANO DA ADOAIN 377 potersi dedicare interamente all'apostolato, ma dovette cedere di fronte alla precisa volontà del padre generale, che lo confortò dicendogli che, come commissario, avrebbe atteso a formare i nuovi missionari e, in casi particolari, impegnarsi personalmente nel dare le missioni. In conformità con la regola francescana, verso i suoi sudditi egli fu una vera madre spirituale, specialmente in caso di malattia. Preparò scrupolosamente le sue visite pastorali e le compi con ogni cura, esortando e, se necessario, correggendo i frati visitati. Ci sono giunte non solo le disposizioni da lui emanate in detta circostanza, ma anche alcune sue conferenze. In esse prevale l'aspetto pratico. Al termine del suo triennio, il convento cappuccino di Belén, situato in Antigua Guatemala, accoglieva 15 sacerdoti e altrettanti chierici ancora professi semplici, piu nove fratelli laici e un novizio; la comunità salvadoregna di Santa Tecla annoverava otto sacerdoti, quattro chierici e cinque fratelli laici. Ma le due comunità avevano, purtroppo, i giorni contati a motivo dei torbidi politici di quelle naz1om. Espulso dal Guatemala Essendosi impadroniti del potere i liberali, dopo i lunghi e pacifici anni di governo moderato, non perdettero tempo ad esiliare il vescovo di Guatemala e ad espellere i gesuiti. Per il momento non molestarono i cappuccini, che peraltro figuravano nella loro lista nera. Ben sapevano che le masse popolari erano ad essi favo– revoli e si sarebbero sollevate qualora avessero adottata la stessa misura contro di loro, soprattutto nei riguardi del padre Stefano. Infatti, quando si sparse la notizia che pure i cappuccini erano compresi nel decreto emanato contro i gesuiti, circa cinquemila persone circondarono il convento per proteggerli, muniti di ogni sorta di armi. Il capo politico della città e le forze di cui dispo– neva, ebbero paura e cercarono di pacificare il popolo e, per dissipare ogni sospetto, sollecitarono la collaborazione degli stessi cappuccini. Servi da amo lo slogan « ordine e progresso », che i
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