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I MARTIRI DELLA SPAGNA 161 Il 1 ° agosto fu la volta del p. Raffaele Maria da Matar6, di 34 anni, ex segretario provinciale. Mentre di mattina si apprestava a prendere il tram per raggiungere Barcellona, da dove sperava di espatriare, fermato da una pattuglia di anarchici, insospettiti per l'atteggiamento raccolto della vittima; egli confessò di essere reli– gioso, e nel pomeriggio fu fucilato in una svolta della strada di Vallvidrera. Lo stesso giorno, su un'altra strada, al km. 687 della statale Madrid-La Junquera, moriva fra Felice da Tortosa, di 42 anni, del convento di Olot, sorpreso a Tordera mentre questuava. Ospite in casa d'amici, gli era stata affidata la pisside di un convento di suore; non osando comunicarsi da solo, decise di recarsi da un prete, per confessarsi e comunicarsi, forse, per l'ultima volta; ma fermato dagli anarchici, che gli sequestrarono la sacra pisside. Rilasciato, tornò al suo lavoro di ortolano - che era anche il suo mestiere in convento - con l'indicibile angoscia di aver dovuto consegnare le sacre ostie a mani sacrileghe. Preso di nuovo, fu fucilato in compagnia del parroco di Pineda. Giorni dopo, i rossi consegnavano la pisside alla presidente delle Figlie di Maria, di– cendo: « Portala via, tanto a noi non serve a nulla». Il giorno di santa Chiara, 12 agosto, in una cava di pietra presso la Pedralbes, in Barcellona, fu assassinato il p. Ago– stino da Montclar, di 29 anni, da poco nominato segretario provin– ciale, uomo di grande cultura, professore di filosofia e scrittore. Una delazione rivelò ai miliziani il suo nascondiglio; e, avendo egli confessato di essere sacerdote e religioso, fu portato via. Sul luogo del supplizio, chiese che lo lasciassero concentrare un po' per pregare; dopo di che un colpo di rivoltella alla nuca troncò quella giovane vita tanto promettente. Il 16 agosto fu trovato fuori Barcellona il cadavere del p. An– selmo da Olot, di 58 anni, del convento di Tarragona, già missio– nario in Colombia. Nonostante i maltrattamenti a cui fu sottoposto dai miliziani, non volle rivelare l'indirizzo della famiglia che lo ospitava; inferociti, lo finirono con inaudita crudeltà. Nella mezzanotte del 19 agosto, nel cimitero di Lérida, cadeva assassinato, insieme a un folto gruppo di sacerdoti e di laici, il p. Tarcisio da Miralcamp, di 24 anni, professore nel seminario serafico di Igualada, ordinato sacerdote l'anno precedente. Chiamato 11

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