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SANTI E SANTITÀ di fedeltà e di testimonianza tra le varie componenti di una normale fraternità cappuccina. Infatti, gli assassini, una volta scovata la vittima che neppure conoscevano personalmente, non si davano al– cuna cura di indagare circa la sua vita, l'attività svolta e la noto– rietà, in cerca di un qualsiasi pretesto politico: l'unico capo di accusa e di condanna a morte era l'accertamento, o la spontanea confessione, dello stato sacerdotale o religioso. Il che conferisce alle vittime il titolo di veri martiri di Cristo, a cui si erano con– sacrati, e della Chiesa alla quale servivano. Per 74 di questi sacrificati 30 della provincia di Catalogna, 15 di Valenza, 22 di Castiglia e 7 di Andalusia - è stato istruito il processo ordinario informativo sul martirio; per gli altri 20 sono mancate notizie sicure per la costruzione del processo canonico. Nel ricordare questi 74 servi di Dio, secondo la loro appartenenza alle varie province e il loro raggruppamento nei processi diocesani, accenniamo soltanto alle loro ultime ore o momenti di angoscia e di fortezza, quando, in balia dei loro assassini, resero la piu alta testimonianza della loro vita consacrata. Sarà come un susseguirsi di lapidi, con date e nomi, che segnano la via crucis percorsa da 400 cappuccini spagnoli fedeli alla loro vocazione. I martiri di Catalogna Fu il convento di Manresa, nella provincia di Barcellona, ab– bandonato la sera del 20 luglio e incendiato dagli anarchici il 22, a fornire il primo martire cappuccino, a solo sette giorni dallo scoppio della rivoluzione. Il p. Giuseppe Oriol da Barcellona, di 45 anni, noto liturgista e curatore dell'edizione del monumentale Chorale Psalterium (1932) in uso nei nostri conventi, era stato l'ultimo ad abbandonare il convento, portando con sé la sacra pisside che depositò in casa di una terziaria. Giorni dopo, fermato sulla strada da un gruppo di miliziani e riconosciuto come frate, con altri tre detenuti - uno di essi era sacerdote - fu condotto in un oliveto e barbaramente fustigato; lui intanto recitava il Tedeum. La sera dello stesso giorno, 24 luglio, insieme all'altro sacerdote,

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