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I n1artiri cappucc1n1 della Spagna di Isidoro Villapadierna Nel catalogo agiografico dell'Ordine cappuccino figurano 121 martiri - santi, beati, servi di Dio -, dei quali 74 furono il generoso contributo della Spagna nella persecuzione religiosa del 1936-39. Con la proclamazione della repubblica laicista il 14 aprile 1931, la Chiesa fu messa in stato di latente persecuzione, non perché tradizionale sostenitrice dell'abbattuta monarchia, ma perché invisa, per la sua dottrina e la sua azione, alle componenti del nuovo re– gime, orchestrato da liberali, massoni e Il governo repub– blicano, oltre che aver tollerato gli eccessi delle folle che bruciarono chiese e conventi - tristi falò in onore della proclamata Repub– blica - gridò ai quattro venti tutta una serie di provvedimenti repressivi dei diritti della Chiesa, tra i quali la nazionalizzazione dei beni ecclesiastici, la proibizione del culto pubblico e dell'insegna– mento religioso nelle scuole e altre misure che rendevano difficile, se non impossibile, l'azione e la stessa sopravvivenza delle corpo– razioni religiose. Il trionfo del Fronte Popolare marxista nelle manipolate ele– zioni del febbraio 1936 segnò l'inizio della rivoluzione proletaria bolscevica in Spagna e del tentativo di annientamento fisico della Chiesa nelle sue persone e nelle sue cose. Per salvare la nazione dal caos politico e sociale - e non per instaurare il fascismo come faziosamente si continua a ripetere -, il 18 luglio seguente si sollevò l'esercito nel Marocco spagnolo e in più punti della peni– sola. A seconda del trionfo o dell'insuccesso dell'insurrezione mili-

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