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130 SANTI E SANTITÀ In tema di gioventu, conosciamo già le provvidenze del p. Luigi a favore di emarginati e fuorviati. Però, come vescovo, v'era altro che lo sfidava ed irritava: la costituzione, in Spagna, d'una scuola unica e laica, con i suoi perniciosi riflessi su una società fino ad allora uniformemente cattolica. L'unico rimedio era quello di creare scuole cattoliche, affrontando i grandi sacrifici, soprattutto econo– mici, che esso esigeva. Ma valeva la pena tentare, poiché si trattava di difendere il diritto della Chiesa all'insegnamento, mentre il ne– mico veniva combattuto sul suo campo e con le stesse armi. A questo scopo apri in Solsona un collegio per ragazzi e un altro per ragazze, e incoraggiò i suoi sacerdoti a fondare scuole parrocchiali. Inoltre, provvide che si insegnasse il catechismo in ogni centro di insegnamento elementare. Il 5 maggio 1911 organizzò una comu– nione generale per i bambini di tutte le parrocchie della diocesi: i partecipanti raggiunsero il numero di quattromila, e il vescovo l'amministrò personalmente a quelli della capitale. Nella sua vita privata, il vescovo seguitò a praticare una serie di devozioni portate con dal convento cappuccino, come l'abito che indossava sotto le vesti pontificali: la Via crucis, la visita al Santissimo, la recita dell'orazione Piissima, della corona dei Sette Dolori, dei dolori e dei gaudii di san Giuseppe, ecc. Ma un posto tutto particolare egli lo riservava alla preparazione e alla celebra– zione della santa messa, che nel sabato offriva all'altare della Ver– gine, Patrona di Solsona. Apostolo della pace Nella diocesi di Segorbe, dove fu trasferito nel luglio del 1913, si applicò subito a restaurare la cattedrale, a riaprire la vecchia chiesa di S. Domenico, e ad incrementare il culto della Vergine nel suo santuario della « Cueva Santa », affidandolo a una comunità religiosa. Inoltre, organizzò in modo esemplare l'archivio diocesano, rivide il regolamento del seminario tenendo conto del nuovo Codice di Diritto Canonico, e trasferi la parrocchia dalla cattedrale nella restaurata chiesa di S. Domenico.

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