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LUIGI AMIGO Y FERRER 125 in seguito ricorderà che, durante il tempo di passeggio, i suoi discorsi vertevano sempre su cose spirituali. Nel 1885 eletto definitore della recentemente eretta pro- vincia di Spagna e guardiano del convento di Masamagrell, dove in dati momenti vivevano piu di ottanta religiosi, molti dei quali anziani. Una terribile epidemia di colera fece strage tra essi e nella provincia, e la guardia civile, nell'intento di circoscrivere il contagio, isolò il convento. In cosi triste congiuntura, egli scrisse all'inventore del vaccino anticolerico, Giacomo Fernin, affinché, di persona oppure per mezzo di un suo incaricato, volesse inocularlo ai frati della sua comunità. Le angustie del superiore dei cappuccini furono indicibili, soprattutto per il fatto che la comunità viveva in gran parte di elemosine che non potevano piu giungerle, dal momento che la polizia si mostrò inflessibile. Il p. Luigi si rassegnò, sicuro che il Signore non li avrebbe abbandonati. E cosi fu, perché i contadini, eludendo la vigilanza dei carabinieri, fecero affluire all' « assediato » convento piu elemosine che mai. Non minori preoccupazioni gli vennero dalle sue suore, per le quali l'epidemia costitui il battesimo di sangue. Il municipio di Masamagrell gli chiese d'inviare alcune religiose a curare i conta– giati, spesso abbandonati anche dai loro familiari. Padre Luigi si rese conto che tale opera richiedeva una virtu eroica, e perciò si limitò a notificare alle suore la richiesta e a dire che se qualcuna avesse voluto prestare tale opera caritativa, ne facesse la richiesta in iscritto. Si offrirono tutte, e delle quattro che furono inviate, in breve tempo morirono le tre piu giovani. Però il loro sacrificio segnò l'inizio d'un insperato aumento della congregazione e apri nuovi orizzonti al suo zelo. A motivo dell'epidemia, i bambini or– fani erano numerosi, e, d'accordo col consiglio del Terz'Ordine, fu affittata una casa e adattata come asilo. Intanto, clero secolare e frati del suo stesso Ordine non gli risparmiarono motivi di sofferenza, a motivo della sua diletta fon– dazione. Alcuni sacerdoti consigliavano alle suore di abbandonare la congregazione, poiché - a dire di essi - tutto procedeva da una testa squilibrata. E pareva che lo stesso ministro provinciale, Gioacchino da Llevaneras, ambisse di prendere nelle sue mani il governo della congregazione. Nondimeno, siccome l'opera veniva

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