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462 SANTI E SANTITÀ trascinata per molti metri dalla corrente. Però, nessuna peri, come aveva loro assicurato la madre, che nella preghiera aveva inteso il Signore dirle: « Ego vos custodiam ». Dopo la rovina del monastero, i gesuiti offrirono loro il « De– sierto de Santa Maria del Monte», fuori le mura della città. Ed esse si diressero in quel luogo, dove la madre si sarebbe fatta in quattro per le sue figlie. Il desiderio di condividere l'eternità beata con tutti gli uomini, le ispirava un ardente zelo per la conversione dei peccatori e, in particolare, per la liberazione immediata delle anime dalle pene del purgatorio. Fu, questa, un'altra devozione tipica della madre Astorch, che perciò fondò una confraternita sotto la denominazione di « Mon– te di Pietà a beneficio dei defunti », con proprio manuale per le pratiche a pro dei medesimi. Negli ultimi anni di vita fu provata da tribolazioni ancor piu gravi di quelle finora ricordate. Mentre si ricostruiva il monastero, dovette sopportare, con pazienza non disgiunta da buon umore, le contraddizioni del vescovo e del visitatore delle religiose, i quali volevano ad ogni costo edificarlo in luogo piu sicuro. La madre era convinta che fosse volontà di Dio che non bisognasse allontanarsi da quel luogo, anche se non osò opporre alla volontà dei superiori una « rivelazione privata», poiché diceva: << Ritengo l'obbedienza piu sicura che la rivelazione ». Sola con Dio Tornate finalmente al loro monastero, suor Angela continuò a disimpegnare il suo ufficio di abbadessa per il bene temporale e, sopra tutto, spirituale delle sue figlie fino al 1661. Al compiersi dei suoi 69 anni, fu presa dal desiderio di trascorrere il resto della vita « sola con il Solo », secondo la bellissima espressione che lasciò in uno dei suoi scritti. Chiese al Signore la grazia di diventare com– pletamente inabile a disimpegnare gli uffici di questo mondo e piu capace che mai per attendere alle cose eterne, immersa nella orazione continua, nell'amore, nella lode e nella glorificazione del Signore. Fu esaudita e, una volta esonerata dall'ufficio di abbldessa, poté

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