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Duns Scoto nella spiritualità francescana 5 costitutivamente capace dell'amore più puro. Teologia, cristologia, mario– logia, antropologia sono direttamente o indirettamente debitrici verso le intuizioni di Duns Scoto. Bisogna notare che quanti si sono dedicati a delineare le caratteristi– che della spiritualità di Scoto, hanno messo ripetutamente in rilievo la dif– ficoltà del compito a causa della scarsità di dati sulla sua vita e anche per il fatto che, tra le opere autentiche del Dottore Sottile, nessuna ha il carat– tere di scritto direttamente orientato alla meditazione o alla contempla– zione spirituale. Inoltre si aggiunga a questo, in contrapposizione a tanti altri autori della Scolastica, la mancanza di sermoni in cui i maestri di teo– logia offrono una certa complementarietà pratica alle loro idee teologi– che, applicandole alla vita concreta e avvicinandole così alla mentalità po– polare. Penso che una tale difficoltà, sebbene comporti un lavoro più com– plesso, può contribuire nondimeno a renderlo più impegnativo e frut– tuoso. Si potrebbe persino dire che si tratta d'una difficoltà piuttosto ap– parente, poiché vi sono delle circostanze storiche e personali di Duns Scoto che lasciano intravvedere la dimensione e le caratteristiche della sua spiritualità, dimostrando come il nostro beato, in ciò che pensa e scrive, non soltanto si rivela di un'intelligenza eccezionale, ma anche di una in– confondibile personalità spirituale. Illustrare questa realtà sarà il primo passo del nostro lavoro. I 1. Identità tra teologia dogmatica e teologia spirituale Un dato fondamentale da considerare è che nell'ambito in cui vive ed insegna Duns Scoto il pensiero teologico è anche spiritualità e la spiritua– lità è pura teologia. Non si era ancora prodotto quel dualismo fra teologia dogmatica e spiritualità, che pur era già in procinto di avverarsi e che per Hans Urs von Balthasar è stato «il peggiore disastro accaduto nella storia della Chiesa» 4 • Certamente quell'unità teorica non eliminava il pericolo - 4 H. URS VON BALTHASAR, Discurso con motivo de la recepci6n del «Premio Pab!o VI», in Communio (ed. spagnola) 4 (1988) 290. «Proprio nel sec. XIV la stessa figura di Scoto subì, in qualche misura, quel fenomeno di «laicizzazione» che carat– terizza tutta la cultura dell'umanesimo e del rinascimento. Più che uomo di chiesa,
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