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30 Bernardino de Armellada bianca è la stessa bianchezza 79 , e un altro autore di matrice francescana la descriverà, con finezza poetica, «il Volto materno di Dìo» 80 • 10. Devozione alla Chiesa Non è un'appendice, benché venga posto come punto finale, l'atteg– giamento religioso di Giovanni Duns Scoto verso la Chiesa gerarchica. In sintonia pienamente francescana echeggiano le sue dichiarazioni esplicite: «Non si deve ritenere altro se non quello che ritiene la Chiesa Romana» 81 e «non crederei nel Vangelo se non credessi alla Chiesa cattolica» 82 • Espressione quest'ultima che ricorda un detto simile di Sant'Agostìno 83 • Sono queste frasi la conferma del suo pensiero teorico e delle sue scelte pratiche, tra le quali appare esemplare il suo rifiuto a piegarsi alle esigenze antipapali del re francese Filippo il Bello, preferendo l'esilio da Parigi con la conseguente interruzione della sua carriera teologica. Per lui, come os– serva P. Balié, era chiaro che «quoad nos», in modo immediato, non hanno il primo posto né la Scrittura, né i Padri, né il ragionamento teologico, ma la Chiesa stessa, che è fondamento e colonna della verità e regola prossima della fede (anche) per il teologo speculativo e il teologo della spiritua– lità»84. Cfr. A. DI MONDA, Sviluppo della tesi mariana scotista in Massimiliano Kolbe, in La dottrina mariologica di Giovanni Duns Scoto, a cura di R. ZA v ALLONI e E. MARIANI, Roma 1987, p. 130. 80 Cfr. L. BOFF, O rostro materno de Deus, Petr6polis 1979. 81 «Non est a!iter sentiendum quam sentit Ecclesia romana». Ord. IV, d. 26, q. un., n. 13; XIX, 167b. 82 «Evangelio non crederem nisi Ecclesiae crederem catholicae» Ord. I, d. 5; Vat. IV, n. 26, p. 25; cfr. ibid., pro!., p. 2, q. un.; Vat. I, n. 110, p. 74 «Magis possumus et magis debemus credere testi magis veraci, et adhuc magis communitati, quam personae singulari. Nunc autem, Ecclesia catholica est communitas maxime vera, quia illa maxime veritatem commendat, et mendacium reprehendit; igitur eius te– stimonio certissime credi potest, et praecipue in illis, in quibus illa plus damnat mendacium, puta de his quae sunt fidei et morum». Quodl. q. 14, n. BAC p. 502. 83 Contra epist. Manichaei c. 5, n. 6 in PL, 12, 176. 84 C. BAI..Ié, Duns Scot (Jean); doctor subtilis et marianus (franciscain, 1265- 1308) in Dictionaire de spiritualité, tom. III, Paris 1957, col. 1813.

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