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Duns Scoto nella spiritualità francescana 11 Anticipiamo che i frutti più visibili - quellì che la storia riconosce tradizionalmente - sono le due grandi intuizioni teologiche della prede– stinazione assoluta di Cristo e la concezione immacolata di Maria: due aspetti della rivelazione cristiana che hanno nutrito in modo speciale la pietà francescana, che vi ha visto, oltre al loro radicarsi nel deposito rive– lato, una ammirevole sintonia con l'atteggiamento cordiale di Francesco verso Gesù Cristo e la Madonna. Tuttavia, queste cosiddette «glorie dell'Ordine francescano», non sa– ranno adeguatamente comprese se non vengono contemplate alla luce della più intima mentalità francescana, che raggiunge la sua massima con– centrazione nella persona e nel pensiero di Duns Scoto. Non si tratta di fare belle frasi, spesso vuote. Chi legge Scoto con l'og– gettività paziente che i suoi scritti richiedono, percepirà senza dubbio di trovarsi di fronte ad un credente che, con ottimismo e umiltà consacra al servizio della propria fede le doti eccezionali di intelligenza, di cui era do– tato. È un credente ottimista e umile. E vorrei far sprigionare dalle tre pa– role tutta l'intensità che vi è contenuta. Giovanni Duns Scoto è anzitutto un credente. Non tenterà mai di ac– comodare i dati che considera di fede a idee preconcepite. Sono i dati di fede, come lui li vede rispecchiati nel Magistero della Chiesa, che muovono la sua intelligenza a scrutare la realtà con fedeltà coraggiosa, cercando di individuare nei suoi commentari quello che le verità di fede presuppon– gono in una filosofia che si trova invitata - sfidata in qualche senso - a svelare quelle profondità dell'essere che, senza l'illuminazione della verità rivelata, sarebbero sicuramente irraggiungibili. Le conseguenze saranno genuinamente umane e, allo stesso tempo, soprannaturalmente spirituali. È quindi perfettamente giustificato vedere nelle stesse intuizioni filosofi– che di Duns Scoto spunti decisivi per la vita spirituale e, logicamente, per la spiritualità francescana. l. L'«ens in quantum ens» Potrebbe sembrare strano, addjrittura fantasia bizzarra, voler porre una categoria filosofica così astratta come questa dell' «essere in quanto essere» come elemento determinante della spiritualità. Invece, nel caso di Scoto, penso che questa concezione dell'essere, che egli considera inizial– mente «univoco» 2 1, con scandalo di altre filosofie, sia un fattore che con- 21 La bibliografia sul tema dell'univocità dell'essere in Scoto riguardo alla co-

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